Due proiettili hanno leso organi vitali provocando la morte di Giuseppina Conte, la 39enne che ha perso la vita martedì al culmine di un litigio con il pensionato che la ospitava in casa a Lentini. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dal medico legale Francesco Coco all’obitorio dell’ospedale di Lentini. Dall’esame autoptico è sostanzialmente emerso che entrambi i colpi sparati da Antonino Zocco hanno leso organi interni della donna, che è morta a seguito di quelle ferite. Un proiettile
ha attinto al petto la vittima, dopo avere trapassato la porta che la divideva dall’esecutore, per poi fuoriuscire dalla schiena. La pallottola penetrata nell’addome di Ponte è rimasta conficcata nel corpo della vittima. La morte della malcapitata è stata causata da tutt’e due i proiettili. Il medico legale Coco ha comunicato l’esito dell’autopsia al pubblico ministero Marco Dragonetti, che ha disposto la restituzione del cadavere alla famiglia per l’esecuzione del funerale.
Con l’esito dell’autopsia il pm ha praticamente completato le indagini sull’omicidio di Giuseppina Ponte. La confessione resa da Antonino Zocco nell’immediatezza del fatto; l’arma del delitto sequestrata dai carabinieri e il modo con cui è stata uccisa, consente agli inquirenti di puntare con decisione all’imputazione dell’anziano lentinese, accusato di omicidio volontario.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il pensionato ha ucciso Giuseppina Ponte a seguito della rabbia dovuta alla scoperta dell’ammanco della banconota di 50 euro che attribuiva alla donna. Pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, l’indagato ha sostanzialmente riferito che altre volte, nella pur breve coabitazione, la donna si sarebbe impossessata di denaro e che all’ennesima azione, ha impugnato la pistola con cui l’ha fatta fuori.