Lentini – La Consigliera Cunsolo interroga il Sindaco sulla procedura di gara per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani

Nei due anni che ho ricoperto il ruolo di assessore, una delle attività a cui ho dedicato moltissimo studio ,tempo ,energie e attenzione è la costruzione del capitolato d’appalto per la raccolta dei rifiuti .

Insieme agli uffici abbiamo fatto un lavoro certosino di raccolta dati sulle molteplici criticità e su quello che invece funzionava , abbiamo effettuato sopralluoghi, ascoltato gli operatori e i cittadini, e vi assicuro a volte non è stato semplice.

Tutto nella consapevolezza che un piano industriale sulla raccolta differenziata ben organizzato avrebbe significato una città più pulita con un servizio migliore e una bolletta più leggera per i cittadini.

Abbiamo lavorato per realizzare una vera e propria “rivoluzione” ,quella che tecnicamente viene chiamata TARIP, cioè Tariffa Puntuale. Infatti grazie anche alle nuove tecnologie è possibile tracciare i rifiuti che ogni cittadino produce . Alla base di questa rivoluzione sta il principio di “chi più differenzia meno paga”, attraverso un meccanismo di premialità che si traduce puntualmente in sgravi in bolletta.

In tutte le città virtuose d’Italia da anni utilizzano questa metodologia . Un percorso che ho voluto condividere con tutti i Consiglieri Comunali per diverse motivazioni; perché affrontare assieme le problematiche significa anche avere l’opportunità di più soluzioni, perché impegnare la città in un percorso così lungo e costoso ha bisogno di essere ritenuto valido e giusto da tutte le forze politiche che rappresentano i cittadini e soprattutto per la TRASPARENZA in un comparto così delicato come quello dei rifiuti Era tutto pronto!

Il 14 settembre il Consiglio Comunale avrebbe fatto la sua parte , così come era giusto che fosse e avrebbe potuto decidere. Invece la crisi al buio aperta dal sindaco , lo stesso giorno della seduta del consiglio ha bloccato tutto .

Perché questo cambiamento di rotta?

Perché fare la scelta di perdere quasi due mesi di tempo, lasciando dirigenti e uffici in balia di se stessi?

Perché interrompere un percorso basato sulla condivisione, la correttezza e la trasparenza?

L’ho chiesto in un’ interrogazione al sindaco.

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