La Procura generale di Catania ha chiesto alla corte d’assise d’appello di Catania la conferma della condanna per i due lentinesi condannati in primo grado per l’uccisione del 52enne Sebastiano Greco, ex gestore di un rifornimento di carburanti, avvenuta la mattina del 10 ottobre 2020. La corte d’assise di Siracusa ha condannato all’ergastolo il trentottenne Antonio Milone, mentre il presunto complice, Shasa Bosco, si è visto infliggere la condanna a 25 anni di reclusione.
Secondo quanto è stato ricostruito nel processo di primo grado, Milone e Bosco si erano incontrati la mattina del 10 ottobre, e, in sella a un motorino, si sono recati nel centro di Lentini dove, di fronte a una panetteria, hanno atteso l’arrivo di Greco con il quale Milone ha avviato una discussione. Nel corso della discussione, Milone ha estratto una mitraglietta Skorpion, e ha attinto Greco alle gambe, provocandogli ferite profonde da causarne la morte. Milone è poi fuggito dal luogo dell’agguato, e si è allontanato in sella alla moto guidata da Bosco. Dopo una ventina di metri, Milone ha frenato accostandosi alla Bmw del panificatore G. A. al quale ha chiesto se potesse dargli un passaggio fino all’ospedale. Saliti sulla Bmw, Milone avrebbe chiesto, però, al panificatore di accompagnarli a Catania. Al diniego del conducente, Milone avrebbe aperto il fuoco anche contro il malcapitato, ferendolo alle gambe.
Nella prossima udienza, fissata per il 23 febbraio, ci sarà l’arringa degli avvocati Gianbattista Rizza, Junio Celesti e Giuseppe Di Mare.