Lentini, omicidio Roberto Raso: il pm chiede 14 anni per l’imputato

A conclusione della requisitoria, il pubblico ministero Marco Dragonetti ha chiesto la condanna a 14 anni di reclusione a carico del ventitreenne Antonino Montalto, il lentinese ritenuto responsabile dell’omicidio di Roberto Raso di 38 anni, avvenuta la sera della domenica 10 luglio 2021 al culmine di una lite tra i due. Il rappresentante della pubblica accusa ha tenuto conto del rito abbreviato con cui si sta svolgendo il processo davanti al Gup del tribunale aretuseo, Salvatore Palmeri, riducendo, quindi, di un terzo la pena richiesta per l’imputato. 

L’avvocato Fabio D’Amico, patrocinatore delle parti civili costituite, ha ritenuto esigua la richiesta di pena per l’imputato rispetto alla gravità del reato contestato. Ha insistito sulle incongruenze emerse nelle dichiarazioni di Montalto. Ha anche chiesto una provvisionale di 200mila euro per madre e padre della vittima e di 120mil,a euro ciascuno per i due fratelli. E’ toccato, poi, alla difesa svolgere l’arringa. L’avvocato Gianbattista Rizza ha chiesto in prima istanza l’assoluzione per Montalto affermando che non vi fosse stata alcuna volontà omicidiaria e poi di derubricare il reato in omicidio preterintenzionale con la concessione delle attenuanti  generiche e della provocazione facendo presente che il suo assistito si fosse costituito dopo la morte di Raso. 

Montalto, come si ricorderà, aveva confessato ai carabinieri di avere utilizzato un coltello per colpire la vittima, al culmine di una discussione, sfociata ben presto in litigio, in via Silvio Pellico, nei pressi dell’abitazione di Montalto. Alla base del litigio ci sarebbe stata una pretesa economica, culminata con il sangue: il 23enne sarebbe tornato a casa dove avrebbe preso un coltello, presumibilmente da cucina, per uccidere il malcapitato con fendenti all’addome e al capo, lasciandolo inerme sul marciapiede. Raso era stato soccorso e trasportato in ospedale a Lentini dove, però, i sanitari non sono riusciti a strapparlo alla morte. 

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By Redazione

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