Leva obbligatoria, Il Nord Europa sollecita i paesi NATO a ripristinarla

Mentre la Nato festeggia i suoi 75 anni, compiuti lo scorso 4 aprile, e l’Europa discute di un sistema di difesa collettivo che faccia capo a Bruxelles, nei Paesi del Nord Europa più vicini alla Russia torna – o si espande – la circoscrizione obbligatoria, all’ombra della guerra in Ucraina che non accenna a finire. E si esortano i membri dell’Alleanza più lontani a fare lo stesso

La Norvegia è solo l’ultimo Paese ad aver annunciato una qualche forma di potenziamento del suo esercito, puntando sull’aumento dei soldati arruolati: attualmente sono 9mila le persone arruolate all’anno, entro il 2036 si vuole raggiungere le 13.600. Prima c’è stata la Danimarca, che il mese scorso ha fatto sapere che estenderà la circoscrizione alle donne e aumenterà la durata del servizio. In foto: il premier norvegese, Jonas Gahr

La Bbc ricorda poi che anche Lettonia e Svezia hanno ripreso il servizio militare. La Lituania lo aveva già ripristinato tempo fa, dopo l’annessione della Crimea alla Russia di 10 anni fa, primo passo di quella che poi sarebbe diventata la guerra a tutto campo contro l’Ucraina.

Intervistata dall’emittente britannica, la premier estone Kaja Kallas ha definito la coscrizione come parte integrante dell’impegno di deterrenza contro la Russia. Per questo ha suggerito di renderla obbligatoria anche in Regno Unito: “Ogni Paese decide per se stesso, siamo tutti democrazie, ma lo consiglio sotto molti aspetti”

Intanto, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, annuncia la ristrutturazione della Bundeswehr, perché le forze armate siano pronte nel caso in cui la situazione diventasse seria, ovvero “in caso di guerra“. 

A Roma per ora non sembra che il servizio militare obbligatorio sia nei piani della politica. “Ha ragione il Capo di Stato Maggiore della Difesa quando dice che le nostre Forze Armate sono assolutamente sottodimensionate. Tuttavia, sono convinto che la risposta non sia la reintroduzione della leva militare ma la costruzione di una consistente riserva militare”, ha detto qualche giorno fa il presidente della commissione Difesa della Camera Nino Minardo

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By Redazione

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