Presidente Berlusconi,
A seguito dello sgomento manifestato dalle nascenti sigle sindacali diretto alle risultanze del provvedimento sui diritti sindacali licenziato dalla Commissione Difesa della Camera, oggi un Senatore di Forza Italia, l’Onorevole Russo, il quale ha partecipato quale Illustre ospite unitamente ad esponenti nazionali del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico e della Democrazia Cristiana al congresso fondativo del Sindacato Libera Rappresentanza dei Militari, ha pubblicamente scritto che il suo partito si è sbagliato sulle valutazioni operate in merito alla legge che regolamenterà i futuri sindacati dei militari
e che esso darà battaglia.
Onore al gesto di coerenza e coraggio!
Quello che volevo chiederLe in qualità di Segretario Generale del primo sindacato esclusivamente dedicato al personale dell’Esercito Italiano è COSA SIA CAMBIATO rispetto al 4 novembre 2015, quando, presso la sua residenza romana incontrai Lei, l’onorevole Vito e l’onorevole Gasparri. Quando su mia specifica e personale richiesta di supporto rispetto alla riforma del sistema della rappresentanza in termini sindacali LEI promise in quella occasione e innanzi ai colleghi dei sindacati di polizia e di alcuni delegati del cocer Interforze l’impegno fattivo della sua forza politica in tal senso!
Evidentemente, Sig. Presidente, occorre a che Lei segua più da vicino gli sviluppi della vicenda e contribuisca ove è questa l’intenzione, a migliorare un provvedimento che sé così dovesse restare, sarà la più grande delusione che si potesse concepire in capo ai diritti sindacali per i militari.
Il Sindacato Libera Rappresentanza dei Militari
auspica un sereno e costruttivo confronto fra le diverse forze politiche al fine di emendare positivamente il provvedimento in questione ed eliminare le inique storture e “gratuite” limitazioni in esso contenute.
Il Segretario Generale
Dr. Marco Votano