Lo strano caso delle bollette idriche del comune di Avola

Il gruppo di lavoro sulle bollette idriche dell’Associazione Europa Nazione di Avola, in merito alla notifica delle bollette a saldo delle tasse idriche per l’esercizio 2022, che riportano aumenti esagerati, ha dichiarato:
Il saldo spettante a carico dei cittadini avolesi sulle bollette idriche del 2022 avrebbe dovuto corrispondere ad un quarto dell’acconto, e quindi a 81 euro ad utenza, mentre in realtà l’importo richiesto dal Comune è di ben 187,16 euro, in pratica più del doppio del dovuto.
Estremamente ambigua, confusa e contraddittoria è apparsa la spiegazione dell’incredibile aumento da parte dell’amministrazione comunale.
In particolare, non è affatto convincente la tesi espressa dall’amministrazione del maggior costo dell’energia elettrica per la guerra in Ucraina, specie se messa a confronto con la motivazione contenuta nella bolletta di saldo, che fa riferimento piuttosto all’aumento di 50 mc di acqua che sarebbe stata fornita agli utenti.
Due versioni, una diversa dall’altra, non possono che imporre la ricerca della verità.
Qualora il motivo fosse l’aumento della fornitura, è bene ricordare che la città di Avola ha una gestione idrica medioevale, basata su un sistema forfettario e che quindi il presunto aumento unilaterale della fornitura di 50 mc, pari ad un aumento del 20% del totale di acqua erogata, appare inverosimile e di fatto illegittimo.
E’ noto infatti che la Corte di Cassazione, più volte, sul tema delle forniture idriche in regime forfettario, ha statuito la loro illegittimità e, conseguentemente, lo sarebbe anche l’aumento dei costi in base ad un presunto aumento di fornitura.
Tale motivazione comunque è contenuta nelle bollette consegnate ai cittadini, per cui il minimo obbligo dell’amministrazione dovrebbe essere quello di spiegare con quale documento sarebbe stato disposto questo aumento di fornitura e a partire da quale data sarebbe stato erogato.
Ma la questione di tinge di giallo allorché in data 25 maggio, con un comunicato dell’amministrazione, si è fornita agli utenti avolesi un’altra narrazione e cioè, che l’aumento sarebbe stato dovuto ai maggiori costi di energia dovuti alla guerra in Ucraina, senza fare menzione alcuna né della maggiore fornitura, né dei contributi per il caro bollette ricevute dal comune di Avola, a ristoro parziale dei costi subiti, appunto come conseguenza della guerra in Ucraina.
Ma la nostra distratta amministrazione è consapevole che, senza il riferimento ad alcuna compensazione degli eventuali costi in più di energia elettrica, qualora fosse vera la tesi del caro bollette, il comune potrebbe ottenere un doppio vantaggio dal raddoppio del saldo delle bollette idriche, che quindi senza tale chiarimento appare non dovuto?
Infatti partendo da una base di 14.000 mila utenze, il risultato del pagamento delle bollette a saldo al costo atteso di 81,00 euro, avrebbe comportato un totale di 1.134.000,00 euro, mentre al costo di 187,16 euro, frutterebbe per il comune un incasso di 2.620.240,00 euro e cioè ben 400.000,00 mila euro in più di quanto la stessa amministrazione ha quantificato il presunto aumento del costo dell’energia elettrica. Infatti, l’amministrazione ha denunciato un caro energia di 2.200.000,00 euro rispetto allo scorso anno, ma nei fatti ne chiede 2.620.240,00 a ristoro? E senza neanche dare conto dei fondi ricevuti dallo stato per il caro energia?
Ecco perché l’intera questione appare del tutto ingiustificata, confusa nelle sue motivazioni e, comunque esagerata, rendendo la richiesta a saldo delle bollette idriche non credibile e, piuttosto, funzionale per fare cassa, per un Comune dimostratosi del tutto incapace di gestire le proprie finanze, per come è ormai generalmente riconosciuto.
Per tali ragioni Europa Nazione di Avola chiede al Sindaco ed al consiglio comunale, di annullare le bollette idriche inviate ai cittadini avolesi a saldo dell’anno 2022, per illegittimo aumento del costo delle stesse, di rifare il conteggio con l’annullamento della presunta fornitura aggiuntiva di 50 mc. di acqua, di comunicare alla cittadinanza i ristori ottenuti per il caro bollette dallo stato e di ricondurre i termini di riscossione della tassa idrica ai criteri di corresponsione del costo effettivo sostenuto per il servizio.
Chiede inoltre l’abolizione entro l’anno dell’ingiusto e penalizzante sistema forfettario per la gestione idrica della città di Avola e l’introduzione immediata dei contatori in tutte le case della città, per garantire la legittimità del sistema di riscossione e, conseguentemente, equità e giustizia per tutti i cittadini, ognuno dei quali deve avere il diritto-dovere di pagare quanto effettivamente consumato.
Europa Nazione Avola
Gruppo di lavoro sulle bollette idriche

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