Siracusa. La Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ha disarticolatole squadre che gestivano le piazze di spaccio del Bronx e della Tonnara; ma per gli inquirenti e gli investigatori insistono ancora tre potenziali piazze di spaccio: Via Italia-Mazzarrona, della Borgata (già decimata nel dicembre del 2016) e quella minore, nell’isola di Ortigia. Risultati eccellenti che bisogna registrare grazie alla partecipazione attiva e collaborativa tra le varie Procure, quella di Siracusa, la Procura Generale e la Distrettuale Antimafia, così come la collaborazione investigativa tra le forze di polizia, come ha confermato il comandante dei carabinieri di Siracusa, Luigi Grasso in un’intervista al quotidiano “La Sicilia”, di qualche giorno fa e in epoca non sospetta.
Attività senza sosta delle forze di polizia. Siracusa, estorsioni e droga: azzerato il clan della “Borgata”.
Nel dicembre 2016, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, la squadra mobile della Questura di Siracusa ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania nei confronti di circa venti persone.
Le indagini della Dda di Catania, si sono sviluppate attraverso l’attività delle intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre ad appostamenti e pedinamenti, con perquisizioni e sequestri e la collaborazione dei collaboratori di giustizia.
Il sodalizio è l’evoluzione naturale del famoso gruppo della “Borgata” che nel corso degli anni si era affrancato dal clan mafioso Bottaro-Attanasio e aveva iniziato ad operare in piena autonomia nel quartiere Borgata-Santa Lucia e dintorni.
L’attività preminente del gruppo era quella del pizzo ai commercianti e del reinvestimento dei capitali recuperati nel traffico degli stupefacenti e o in altre attività illecite.
Operazione “Bronx”
Il 20 febbraio scorso all’alba è scattata un’operazione anticrimine dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa denominata “Bronx”, che su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, la Compagnia Carabinieri di Siracusa ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa in data 13.02.2018 dal Gip del Tribunale di Catania nei confronti di dodici persone facenti, parte di un sodalizio criminale operante a Siracusa, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
La complessa attività investigativa svolta dai carabinieri di Siracusa, oltre che dell’apporto di collaboratori di giustizia, ha decimato un’organizzazione da tempo operante nella zona di via Marco Costanzo, meglio conosciuta come quartiere del “Bronx”, da cui ha preso il nome del citato sodalizio e l’operazione dell’Arma.
Il gruppo criminale, ben noto nell’ambiente dei tanti consumatori di stupefacente della città, che vedevano nella “piazza di spaccio del Bronx” un luogo ove poter acquistare nell’arco dell’intera giornata cocaina, hashish e marijuana, si è dotato di una vera e propria organizzazione, caratterizzata dalla suddivisione dei compiti tra i sodali: vedette, venditori, trasportatori e manovali.
Le dosi giornaliere di stupefacente erano distribuite agli spacciatori organizzati in veri e propri “turni di lavoro” avvicendati, in modo tale da garantire le cessioni di stupefacente con continuità durante l’arco dell’intera giornata e all’occorrenza anche di notte. Al fine di impedire l’intervento delle forze dell’ordine l’organizzazione si avvaleva di appositi”osservatori” posizionate strategicamente.
Dalle indagini svolte è emerso che il “Gruppo del Bronx” si riforniva stabilmente di sostanze stupefacenti attraverso due diversi canali di approvvigionamento, uno era quello catanese e l’altro napoletano.
Nel corso dell’attività investigativa i Carabinieri hanno effettuato 13 arresti a carico di 11 persone (alcuni arrestati più volte), per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati, altresì, sequestrati 100 grammi di cocaina, 250 grammi di hashish e 7 kg di marijuana. All’appello mancano altri sei indagati dichiarati irreperibili.
I destinatari del provvedimento applicativo della custodia cautelare in carcere sono: BIANCA Carmelo, di anni 26, GRECO Mattia, di anni 23, DI STEFANO Simone, di anni 24, APARO Salvatore, di anni 24, CAPODIECI Sebastiano, di anni 65, RENDIS Carmelo, di anni 33, MAZZEO Giampaolo, di anni 42, RIZZA Corrado, di anni 65, SPICUGLIA Giulio, di anni 50, GRANCAGNOLO Salvatore, di anni 44, MALTESE Ignazio, di anni 30, DI NATALE Carmelo, di anni 43.
Operazione “Tonnara”.
Dopo l’operazione denominata Bronx condotta dai carabinieri, ancora un duro colpo ai clan della droga siracusani. Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelare emessa il 16.02.2018 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di sedici persone facenti parte di un sodalizio criminale operante a Siracusa, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La complessa attività investigativa, svolta avvalendosi sia di metodi tradizionali sia di supporti tecnici, oltre che dell’apporto di collaboratori di giustizia, ha svelato l’esistenza di un’organizzazione da tempo operante nel capoluogo aretuseo, ed in particolare nell’area compresa tra la via Aldo Carratore e viale Santa Panagia, meglio conosciuta come zona della “Tonnara”, da cui ha preso il nome l’operazione dei Carabinieri.
Il gruppo criminale, ben noto nell’ambiente dei consumatori di stupefacente della città, che vedevano nella “piazza di spaccio della Tonnara” un luogo ove poter acquistare nell’arco dell’intera giornata la cocaina, si era dotato di una vera e propria organizzazione, caratterizzata dalla suddivisione dei compiti tra i sodali.
In particolare, sotto la direzione degli indagati Danilo Briante e Antonio Rizza, individuati come i promotori dell’associazione per delinquere, erano predisposte le numerose dosi giornaliere di stupefacente che poi erano distribuite agli spacciatori organizzati in veri e propri “turni di lavoro”, in modo tale da garantire le cessioni di stupefacente senza soluzione di continuità durante l’arco dell’intera giornata. Al fine di scongiurare l’intervento delle forze dell’ordine l’organizzazione si avvaleva di apposite “vedette” collocate strategicamente e, in alcune circostanze, utilizzate per essere inviate nei pressi della caserma dei Carabinieri al fine di verificare se vi fossero le auto dei militari pronti ad intraprendere servizi anti spaccio.
Le indagini hanno inoltre consentito di appurare come la sostanza stupefacente era acquistata attraverso due canali di approvvigionamento, un catanese e un messinese, per poi essere tagliata e suddivisa in dosi all’interno di un appartamento di via Aldo Carratore, casa popolare in uso al Briante e occupata da Raffaele Ballocco; quest’ultimo si occupava di distribuire le dosi ai pusher, spesso lanciando loro dal balcone alcuni involucri appositamente predisposti.
Nel corso dell’attività d’indagine sviluppata dal Nucleo Investigativo di Siracusa durata oltre un anno dal febbraio del 2016, sono stati sequestrati oltre tre chilogrammi di cocaina, arrestati venti soggetti in flagranza di reato e sequestrati oltre 5000 €, somma provento dell’attività di spaccio.
I destinatari del provvedimento applicativo della custodia cautelare in carcere sono:
- BRIANTE Danilo (43 anni );
- RIZZA Antonio (27 anni);
- ABELA Alessandro (anni 32);
- ALBARINO Angelo (44 anni );
- BALLOCCO Raffaele (31 anni);
- BUCCHERI Vincenzo ( 46 anni);
- CALCINELLA Luigi ( 33 anni );
- CALDARELLA Dario (34 anni);
- D’AGATA Alessandro ( 38 anni);
- D’IGNOTI PARENTI Massimiliano ( 47 anni);
- MAIELI Gaetano (39 anni).
- RIANI Giuseppina (37 anni);
- ROSSITTO Ivan (32 anni);
- SALEMI Leandro (41 anni);
- SALEMI Massimo (44 anni);
- URSO Pasquale Graziano (24 anni).
La situazione è sotto controllo, ma occorre tenere l’attenzione sulle nuove leve
Sono circa un centinaio gli addetti all’approvvigionamento e allo spaccio della droga nella città capoluogo. In venti giorni con due blitz finalizzati al contrasto alla criminalità organizzata i carabinieri azzerano le due più importanti piazze di spaccio nella città di Siracusa; ma nel frattempo si scopre che Siracusa è al primo posto per il consumo degli stupefacenti, in rapporto al numero degli abitanti. Il territorio siracusano è da qualche tempo inondato dalla droga che a sua volta produce un fiume di denaro per i clan e le squadre indipendenti che però si stanno riorganizzando, come riportato nell’ultima relazione semestrale della Dia. Rilevante sono le tante operazioni delle forze dell’ordine; specie quella rilevante denominata “Aretusa”, conclusa nel mese di aprile del 2017 dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri, che ha fatto luce su come tre sodalizi, capeggiati da elementi di spicco del clan Urso, Bottaro, Attanasio, che hanno operato in stretta collaborazione, per monopolizzare le piazze di spaccio del capoluogo siracusano. E ancora, i consistenti rinvenimenti di sostanze stupefacenti sulla costiera siracusana sulla fascia jonica. Il 22 maggio 2017 presso gli imbarcaderi di Villa San Giovanni, la Polizia di Stato di Siracusa, in collaborazione con quella di Reggio Ca labria, furono sequestrati 71 kg di hashish, nella disponibilità di un elemento di spicco del clan Trigila, che fu tratto in arresto. Il 25 marzo 2017 la Polizia di Stato ha rinvenuto presso la spiaggia della baia di Brucoli, nel Comune di Augusta, una serie d’involucri legati con una corda marinara e contenenti ciascuno 30 Kg di marijuana, per un totale di 14 involucri per un totale di circa 500 kg.
Ma la conferma del grande avanzamento di qualità nei clan siracusani e dell’alleanza con la ‘ndrangheta, si trova nella chiave di Volta che i carabinieri di Siracusa scoprono con il maxi blitz antidroga nell’operazione “Euripide e Mammona” nel maggio del 2015; con l’esecuzione di trenta provvedimenti e un’operazione ha riguardato anche le province di Milano, Pavia, Potenza e Reggio Calabria. Nell’ordinanza del gip di Catania, tra le accuse, il traffico di droga e il trasferimento fraudolento di valori in concorso; un’operazione complessa, con mesi e mesi di duro e articolato lavoro, portato avanti dai carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa che hanno dato esecuzione a 30 provvedimenti di cui 23 ordinanze di custodia cautelare tra le province di Siracusa, con il supporto dei Comandi Provinciali di Milano, Pavia, Potenza e Reggio Calabria, emesse dal Gip presso il Tribunale di Catania su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di tutti i soggetti accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti e trasferimento fraudolento di valori in concorso. Inoltre, furono sequestrati beni per oltre 11 milioni di euro. Furono oltre 100 militari dell’Arma impegnati nell’operazione su tutto il territorio nazionale.
Inoltre, i carabinieri sequestrarono beni per 11 milioni di euro, tra cui 3 appartamenti, 5 villini, un bar panineria, due aziende edili, 3 autocarri, 16 autovetture, 7 motocicli. Le indagini presero il via nel 2011, con anni di lunghi appostamenti e intercettazioni e il sequestro a più riprese di 4,6 kg di cocaina,1,1 kg di eroina, 2,5 kg di hashish e 2,5 kg di marijuana. Gli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri di Siracusa si sono avvalsi d’intercettazioni telefoniche e ambientali, di video riprese e pedinamenti, e delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che tratto in arresto nel corso delle indagini ha deciso di collaborare con gli inquirenti. È stato ricostruito l’organigramma del gruppo criminale, caratterizzato dalla presenza e dal coinvolgimento di diversi personaggi che gravitano nel giro della droga. I canali di rifornimento erano nell’area lombarda, piemontese e calabrese, in particolare San Luca, in cui operavano i fornitori dell’organizzazione siracusana. A Milano l’organizzazione si è avvalsa della collaborazione di numerose persone per il trasporto di cocaina e, dopo gli arresti di questi, della complicità di due impiegati di una ditta di trasporto pacchi di livello nazionale, uno dei quali con sede a Siracusa e l’altro con sede a Milano, per la spedizione di pacchi di eroina ad indirizzi falsi del Siracusano. I militari del Nucleo Investigativo hanno intercettato numerosi carichi di sostanza stupefacente, procedendo all’arresto dei corrieri. Ormai non passa un giorno senza che la cronaca riporta la denuncia e il ritrovamento di sostanze stupefacenti.
Concetto Alota