Il Consiglio dell’Ue ha adottato la direttiva rivista sulle emissioni industriali (Ied) e il regolamento sull’istituzione di un portale delle emissioni industriali (Iep), due atti legislativi complementari volti a regolamentare e monitorare l’impatto ambientale delle attività industriali.
Le nuove norme offriranno una migliore protezione della salute umana e dell’ambiente riducendo le emissioni nocive degli impianti industriali, promuovendo al contempo l’efficienza energetica, l’economia circolare e la decarbonizzazione. Miglioreranno inoltre la comunicazione dei dati ambientali aggiornando l’attuale registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-prtr) al fine di creare un portale delle emissioni industriali più completo e integrato
La direttiva sulle emissioni industriali è il principale strumento dell’Ue che regola l’inquinamento provocato dagli impianti industriali, compresi gli allevamenti intensivi. Gli impianti regolamentati dalla direttiva già esistente – tra cui centrali elettriche, raffinerie e trattamento dei rifiuti – rappresentano circa il 40% delle emissioni di gas serra e il 20% delle emissioni inquinanti nell’aria e nell’acqua, spiega il Consiglio.
Al fine di ridurre ulteriormente le emissioni industriali, la direttiva rivista include nel suo campo di applicazione un maggior numero di allevamenti intensivi su larga scala, compresi gli allevamenti di suini e pollame. Anche le attività minerarie e la produzione su larga scala di batterie vi rientrano: previo riesame da parte della Commissione, il campo di applicazione potrà essere esteso anche ai minerali industriali.
Gli Stati membri stabiliranno sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive in caso di mancato rispetto della direttiva. In caso di infrazioni gravi, gli operatori possono essere tenuti a pagare sanzioni fino ad almeno il 3% del loro fatturato annuo nell’Unione.La direttiva introduce inoltre il diritto per le persone la cui salute è stata compromessa di chiedere un risarcimento a coloro che violano la direttiva.