È scomparsa la scorsa notte la giornalista ed editrice siracusana Raffaella Mauceri. familiari Raffaella Mauceri. È stata docente nell’ambito dei progetti europei e femminista della prima ora. Ha
fondato a Siracusa il Centro antiviolenza «Le Nereidi» che operava servizio materno-infantile della struttura dell’ex Onp mentre da alcuni anni ha cambiato nome “Ipazia” con sede in viale Teracati.
Raffaella Mauceri, era sofferente da tempo e ha combattuto fino alla fine come ha fatto per tutta la sua vita contro il femminicidio e la violenza contro le donne. Nella sua creatura editoriale, Nuovo Ippocrate, teneva una rubrica molto pungente dal titolo penna profonda.
È stata promotrice dell’intitolazione, a giugno 2015, della «Piazzetta vittime di femminicidio» in via Acquaviva Platani, in memoria delle donne vittime di femminicidio.
Il cordoglio del sindaco Italia per la morte di Raffaella Mauceri
«È stata una giornalista tenace, che ha dedicato il suo impegno non solo professionale a favore dei diritti delle donne e della parità di genere. Sarà difficile occupare il vuoto che lascia nella nostra città».
Con queste parole, il sindaco Francesco Italia, a nome dell’Amministrazione e dei siracusani, si unisce al cordoglio per la morte di Raffaella Mauceri.
«In un Paese in cui, come vediamo ancora oggi, i diritti della persone più deboli stentano ad affermarsi, Raffaella Mauceri – prosegue il sindaco Italia – ha rappresentato un punto di riferimento per le donne che lottano e rivendicano il loro ruolo nella società in una posizione di parità. Tra queste, soprattutto quelle che sono state e sono vittime di violenza. Un impegno costante, nato negli anni in cui prendeva piede il femminismo e che ha portato avanti per tutta la vita con la stessa passione e competenza. Sono certo che Siracusa saprà ricordarla nella giusta maniera».
Ci ha lasciate Raffaella Mauceri, pasionaria e femminista storica, fondatrice del primo centro antiviolenza a Siracusa sempre con e per i diritti delle donne
Si è spenta questa mattina a seguito di una malattia Raffaella Mauceri, ne danno l’annuncio con grande dolore e tristezza le volontarie del Centro Antiviolenza Ipazia di Siracusa presieduto dall’avvocata Daniela La Runa. Giornalista, scrittrice ed editrice, femminista storica siracusana, esperta di Women’s studies, Raffaella Mauceri ha fondato nel 1996 il primo centro a Siracusa per donne e minori vittime di violenza, maltrattamenti e abusi. Dal 1992 ha diretto il periodico “Ippocrate”, divenuto poi “Il Corriere delle donne” in formato cartaceo e successivamente on line, ha collaborato con la storica testata nazionale “Noi Donne” e nel 1994 ha fondato il premio letterario nazionale di prosa e teatro, riservato alle donne dal titolo “La Nereide” pseudonimo con il quale essa stessa ha firmato molti articoli e divenuto la denominazione di una collana editoriale per la quale sono nate quasi un centinaio di pubblicazioni sui temi del femminismo collezionando riconoscimenti e premi a livello locale e nazionale, tra cui il “Premio Internazionale Universo Donna”. Sulla sua figura e sull’attività instancabile di volontariato e sorellanza a favore delle donne sono arrivate numerose attestazioni di stima e cordoglio da associazioni e singole cittadine cittadini che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Per donare l’ultimo saluto a Raffaella Mauceri è stata allestita una camera ardente presso la sua abitazione in via Acquaviva Platani, 12, aperta oggi pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00 e domenica mattina dalle 9:00 alle 13:00. Per espressa volontà della sua famiglia non fiori ma donazioni a favore del Centro Antiviolenza Ipazia che ha contribuito a far nascere con la sua instancabile caparbietà e passione, anche in qualità di formatrice per le nuove generazioni di volontarie. “Oggi piangiamo la dipartita della nostra fondatrice nonché maestra di vita. Una donna di immenso spessore, una mente fervida, di notevole cultura e dal carattere tenace. La prima vera e grande femminista Siracusana, inimitabile ed ineguagliabile, che ha combattuto in prima linea, a capo delle sue amate Nereidi, la sua battaglia per le donne. Ciao grande Raffaella! Noi tutte ti porteremo sempre nel cuore!”. Daniela La Runa – avvocata e presidente C.a.v. Ipazia
“Raffaella non è stata una donna che incontri per caso nel tuo cammino. Lei è stata un faro che illumina il buio della notte del nostro essere Donne! Quando l’ho conosciuta le ho detto <<ma ancora esistono le femministe?>> Nella mia ingenuità credevo che fosse un movimento degli anni 70.. Lei mi comprese e mi disse <<secondo te, noi qui che ci stiamo a fare?>> Se sei qui e vuoi mettere la tua professione al servizio delle donne vuol dire che anche tu sei una femminista è solo che non ne sei ancora consapevole…>>. Raffaella mi ha aperto un mondo, per me sconosciuto ma latente nel mio cuore. Raffaella non morirà mai! Lei vive dentro di me, dentro ciascuna volontaria, dentro ciascuna donna salvata, illuminata dalle sue parole”. Alessia Lo Tauro – avvocata e vice presidente C.a.v. Ipazia
“A Raffaella. Noi donne, non solo le femministe, le dobbiamo molto. Raffaella era un’intellettuale coraggiosa e ribelle. Faro del mondo del femminismo, grande lottatrice contro la violenza di genere, suo grande scopo nella vita! Fondatrice delle Reti Antiviolenza. Sono tanto addolorata le volevo bene e lei ne voleva a me, ci legava una stima reciproca. Raffaella era spesso presente ai ripetuti appelli solidali di Astrea. Atea dalla nascita, anticlericale, grande animalista, non le interessava di piacere a tutti, lei era temeraria all’inverosimile. La sua franchezza e coerenza di pensiero non erano sempre ben viste. Lei era RAFFAELLA MAUCERI prendere o lasciare! A chi come me ha avuto la fortuna di frequentare i suoi corsi antiviolenza, gli si è aperto un mondo, una nuova visione della vita, dell’essere donna, del vero significato della parola SORELLANZA. È stata la mentore di molte di noi donne che operiamo nel sociale. Raffaella adorava il suo Giorgio e i suoi figli e nipoti, me ne parlava spesso con tanto trasporto, ai quali va il mio cordoglio in un momento così difficile. Ad maiora semper Raffaella!” Rossana La Monica – presidente Astrea in memoria di Stefano Biondo e volontaria del C.a.v. Ipazia.
“La mia amica sorella e madre ideologica Raffaella Mauceri ci ha lasciate ma in realtà continuerà a vivere dentro di me e nelle parole, nelle idee e negli insegnamenti che mi ha trasmesso da quando ero poco più che ventenne. C’era una volta, c’è ancora e ci sarà per sempre Raffaella, giornalista, scrittrice e portatrice sana di quel femminismo interiezionale, inclusivo ed includente che con il suo impegno ha aiutato e salvato migliaia di donne vittime di violenza e che ha sempre supportato la causa LGBT a Siracusa e non solo fondando uno sportello dedicato presso il suo centro in collaborazione con l’associazione Stonewall della quale era socia. Da tempo abbiamo raccolto il suo testimone e continueremo a lottare ancora e ancora per una società giusta e rispettosa delle donne e di tutte le persone considerate minoranza, perché noi siamo Nereidi figlie e sorelle di Raffaella e di Ipazia!” Tiziana Biondi – vice presidente Stonewall e volontaria C.a.v. Ipazia.
“Lei è stata per me una grande maestra. Quando le nostre strade si sono incrociate, la mia vita ha preso una direzione che mai mi sarei aspettata. Ho iniziato a guardare il mondo delle donne da un’ altra angolazione, la più scomoda e per certi versi la più affascinante. Ho acquisito conoscenze e consapevolezze che sino a quel dato momento storico non sapevo di avere e che hanno contribuito ad affinare la mia formazione personale e culturale. A Lei va tutta la mia gratitudine per la sua incondizionata fiducia quando ha deciso di affidarmi la cura di una delle realtà da lei stessa create e volute per il sostegno alle donne vittime di violenza. Mi auguro, per il futuro, di poter continuare a beneficiare dei suoi preziosi insegnamenti, che oggi più che mai rappresentano un’ eredità incommensurabile. Buon viaggio carissima Raffaella, rimarrai sempre nel mio❤.” Maria Grazia Lazzara – Avvocata resp. Sportello C.a.v. Ipazia di Priolo.