Manca la maggioranza, salta l’elezione del presidente della commissione

Stamattina si è riunita di nuovo la Terza commissione e, dopo mesi dalle dimissioni dell’ex presidente Burti, la maggioranza non si è presentata in aula con la sola eccezione del consigliere Casella. La presidenza del consiglio aveva disposto la convocazione unitamente ad una diffida ad adempiere all’elezione della presidenza della commissione. Ai consiglieri componenti era stata rivolta una preghiera di provvedere all’elezione “affidandosi al senso di responsabilità ed utilizzando l’acume per trovare una sintesi politica”. Peccato che neanche il gruppo consiliare di appartenenza del Presidente ha ritenuto di presenziare.

Neanche la diffida e l’appello sono bastati. I consiglieri presenti erano quelli appartenenti ai gruppi di opposizione: Cosimo Burti, Sara Zappulla, Ivan Scimonelli, Damiano De Simone, Ferdinando Messina, Franco Zappalà e Giuseppe Casella, unico della maggioranza. Ancora una volta chi detiene la maggioranza politica e numerica in aula ha dimostrato irresponsabilità e spregiudicatezza nel garantire il corretto funzionamento delle commissioni.

Siamo stanchi di vedere una commissione di studio e controllo ostaggio degli equilibri interni di una maggioranza talmente fragile da non riuscire ad eleggere una presidenza. Si sta sacrificando, sull’altare delle insofferenze interne ai gruppi consiliari di maggioranza, il lavoro su Servizi pubblici, Ambiente, Igiene e Sanità, Attività Produttive e Sviluppo economico.

Dal 23 ottobre la Terza commissione non ha più un presidente, il 6 dicembre ha celebrato l’ultima convocazione. In questi mesi non ha proceduto con nessuna attività ispettiva, non ha elaborato atti politici, non ha studiato nessuna proposta.

“Condanniamo – è scritto in un documento sottoscritto da I gruppi consiliari PD, Forza Italia, Insieme e il consigliere Burti componente del gruppo misto-  il disinteresse con cui si sta gestendo questa crisi ma non ci stupisce: nessuno a Palazzo Vermexio ha interesse ad incoraggiare il lavoro del consiglio comunale, nessuno vuole mettere i consiglieri e le consigliere nella condizione di esercitare le proprie funzioni al meglio, nessuno garantisce alla città strumenti per comprendere cosa avviene. La commissione dovrà probabilmente aspettare il rimpasto per avere una presidenza ma è un vero peccato che la città non possa più aspettare”.

 

 

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By F N

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