Conferire la cittadinanza onoraria di Siracusa alla senatrice a vita Liliana Segre. Questa la proposta avanzata dal vice presidente del consiglio comunale, Michele Mangiafico al sindaco Italia. “Alla lotta contro il razzismo non è estranea la città di Siracusa, per molte ragioni – dice Mangiafico – Anzitutto, perché parte di un villaggio globale, dove proprio nei social network si sono annidate nel corso del tempo forme di aggressione verbale rispetto ai processi decisionali pubblici che hanno travalicato la libertà di espressione nel limite in cui confina con la responsabilità. In secondo luogo, perché proprio la città di Siracusa in più occasioni ha rappresentato quella terra di frontiera “politica” e “fisica” attraverso la quale la razza umana ha migrato rintracciando l’ostacolo dell’intolleranza, del razzismo, se non addirittura dell’indifferenza, nutrite attraverso la leva del disagio economico, in una triste guerra tra poveri. Infine, perché la storia stessa della presenza del mondo ebraico e della sua cultura in occidente si intreccia con le tradizioni, la storia e la cultura della città di Siracusa. La memoria non dimentichi che Liliana Segre, nata da una famiglia di origini ebraiche, è sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Non riuscì a fuggire in Svizzera dopo le leggi razziali del 1938, nonostante i documenti falsi procurati dal padre e che attestavano la loro nascita in Sicilia.