“L’Ue ha dimostrato, di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze sul piano economico e sociale, una capacità di reazione efficace e tempestiva. Le azioni intraprese, sia sul terreno delle campagne di vaccinazione sia sul terreno del sostegno alle crisi sociali e alla ripresa economica, confermano la bontà delle scelte effettuate in direzione di una sovranità condivisa a livello continentale.
La integrazione europea consente di giocare a livello internazionale sul piano economico una massa critica a tutto vantaggio dei popoli europei”. Così Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al forum Ambrosetti.
“Analogo impegno deve riguardare ora il contributo dell’Unione Europea alla causa della pace, dello sviluppo, della sicurezza e della stabilità internazionale. La globalizzazione dei mercati importa che avvenga contemporaneamente alla diffusione dei diritti, per il raggiungimento della piena dignità delle persone in ogni angolo del mondo. Di qui la necessità di una politica estera e di sicurezza comune. È materia in cui la Ue si è mossa, sin qui, troppo timidamente”.
Europa, come di consueto, protagonista della seconda giornata del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Ad aprire i lavori il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A seguire, con focus sul Next Generation Eu, un dibattito tra Vittorio Colao, Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale; Bruno Le Maire, Ministro dell’Economia, delle Finanze e del Rilancio della Francia ,Nadia Calviño, vice presidente del governo spagnolo e Ministra per gli Affari Economici e la Trasformazione Digitale del Governo Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia. Tra i temi in esame anche il mercato del lavoro e le pari opportunità con protagonisti Nicolas Schmit, Commissario Europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali ed Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. Sotto la lente infine la transizione energetica con l’intervento, tra gli altri , del ministro della transizione ecologica , Roberto Cingolani. A chiudere i lavori la ministra della Giustizia, Marta Cartabia.