L’approvazione da parte della Giunta comunale dell’avviso pubblico per la fruizione del campetto “Peppino Impastato” potrebbe essere una buona notizia. Dimostrerebbe che, finalmente, l’amministrazione ha letto il regolamento vigente in materia e che, finalmente, comincerebbe ad applicarlo, contrariamente a quanto fatto per l’assegnazione degli altri spazi sportivi comunali.
E invece no. Non ne azzecca una!
Il campetto, impianto sportivo come lo chiamano loro, è un playground, destinato alla libera fruizione da parte di bambini e ragazzi.
E invece cosa fa la nostra amministrazione?
Decide di lasciare ai nostri ragazzi scampoli di orari assurdi e inadeguati, di fatto impedendogliene l’utilizzo, per assegnarlo alle associazioni calcistiche.
Certo, le soluzioni facili piacciono un po’ a tutti, ma un’amministrazione non se le può permettere.
Un’amministrazione non può permettersi di non effettuare la manutenzione delle strutture esistenti (uno per tutti: il campo di San Foca) e poi cercare di risolvere il problema della carenza di impianti assegnando alle associazioni un playground, che è cosa completamente diversa per destinazione e requisiti.
Le società sportive ed i loro utenti hanno il diritto di esercitare la loro attività in strutture adeguate e dotate di servizi igienici, spogliatoi e dispositivi di primo soccorso (DAE).
Tutto questo il campetto “Peppino Impastato” non ce l’ha, e non ce l’ha perché non è un impianto sportivo, ma un play ground e cioè un’area destinata al libero gioco.
E il libero gioco, è indiscutibile, è scuola di vita, insegna la disciplina e la responsabilità, alimenta la fantasia, la creatività, detta schemi e regole sociali, insegna l’importanza del rispetto delle regole.
Il gioco è in grado di aggregare le generazioni, le culture del mondo.
Il gioco di strada abbatte le barriere sociali.
Una palla, di calcio o di basket, una elementare conoscenza pratica del gioco e, ovviamente, luoghi dove poter giocare.
E’ di questo, innanzi tutto, che hanno bisogno i nostri figli, luoghi sicuri dove poter trascorrere il tempo libero, dedicandolo ad attività consone alla loro età.
Ancora una volta, quindi, questa amministrazione dimostra di non avere un programma politico coerente e, soprattutto, finalizzato alla crescita sociale.