Si allarga ogni giorno il fronte dei comuni cittadini contro l’inquinamento selvaggio delle industrie del Petrolchimico siracusano. Ancora un Comitato spontaneo di base; circa 250 cittadini in poche ore hanno firmato una petizione in tal senso. Stavolta più donne che uomini. Succede a Melilli. Si costituisce un Comitato di semplici cittadini senza alcuna regia politica con lo scopo di formare una grande alleanza con gli altri gruppi e associazioni antinquinamento che combattono ogni giorno contro lo strapotere delle lobby della chimica e della raffinazione.
Con una lettera, con ben 17 documenti allegati e indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Melilli e al primo cittadino melillese, i cittadini residenti incalzano l’amministrazione sulle problematiche ambientali per i continui miasmi di veleni che si respirano periodicamente; in particolare, il riferimento è alla puzza nauseabonda che ammorbava l’aria nei giorni 8,9 e 10 del corrente mese.
Chiedono a gran voce la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto a tutti i cittadini, possibilmente nelle ore serali per approfondire, dibattere e discutere sul grave problema dell’inquinamento che da decenni colpisce nel silenzio generale fin dentro casa le popolazioni del comune di Melilli, così come degli altri comuni viciniori Augusta, Villasmundo, Priolo e Siracusa.
“Siamo normali cittadini, – chiosano i firmatari della richiesta – che reclamano pacificamente il loro diritto alla salute sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana. Vogliamo essere attivi ed eventualmente propositivi – continua la nota – invitando, per quanto di vostra competenza, tutti gli attori coinvolti nelle problematiche: Arpa, Regione, rappresentanti delle Istituzioni e delle industrie e altri eventuali. L’inquinamento – conclude la missiva – per noi è un problema trasversale che tocca la sensibilità di ognuno di noi”.
Sui temi ambientali la pubblica opinione si è svegliata con ritardo, ma decisa a combattere. Non succedeva nel passato, anche alla presenza di forti disturbi olfattivi che un gruppo di cittadini una mattina decideva di protestare contro i colossi industriale e ancor meno contro la politica. Uno slogan sintetizza meno inquinanti atmosferici migliore salute per tutti: una correlazione molto più difficile da mettere in atto. Insiste la necessità urgente di migliorare le condizioni di salute della popolazione e la difficoltà nel concretare gli obiettivi, riducendo i livelli d’inquinamento. I cittadini prendono finalmente piena coscienza che l’inquinamento in generale occupa il primo posto tra le minacce dell’ambiente in cui viviamo; è tra le principali cause di malattia e morte.
Concetto Alota