Meloni: “Nessun gelo con Parigi ma Macron ha sbagliato”

La presidente del consigliuo Giorgia Meloni parla dopo il vertice europeo di ieri a cui ha preso parte anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

L’Ucraina
La posizione dell’Italia è estremamente chiara e coerente sull’Ucraina con un impegno a 360 gradi che riguarda il fronte finanziario, militare e civile e a Zelensky con cui ho parlato ho ribadito questo”, ha detto Meloni.

“L’Ue ritiene di restare al fianco di Kiev con tutti gli strumenti necessari.

Ieri a Volodymyr Zelensky ho ribadito la nostra piena disponibilità, ma era importante che al di là degli stati lo facesse il Consiglio europeo nel suo complesso”, ha evidenziato la premier. “Zelensky tiene alla nostra presenza a Kiev e mi ha nuovamente invitato, stiamo vedendo come organizzare”, la visita, ha aggiunto la presidente del Consiglio.

Io avrei preferito che Zelensky fosse stato presente a Sanremo“, ha anche detto Meloni aggiungendo di aver “apprezzato” la scelta del presidente ucraino di inviare poi la lettera.”Mi dispiace più che altro che si sia creata una polemica: non è mai facile far entrare la politica in una manifestazione come Sanremo, anche se poi ci entra sempre”, ha detto. “Credo che fosse comunque importante una sua presenza”.

Meloni ha confermato l’invio dell’Italia con la Francia del sistema Samp-T a Kiev: “Assolutamente sì, siamo da tempo impegnati in joint venture” con Parigi “su una materia molto importante per l’Ucraina. Credo che si stia procedendo speditamente e nei prossimi giorni saremo in grado di annunciarlo definitivamente”.

In merito all’invio di jet a Kiev, “noi siamo disponibili a fare la nostra parte a 360 gradi. Preferisco non dire di più. Dipende dagli equilibri della comunità internazionale, ma noi ci siamo e ci siamo sempre stati. Dei timori, sentiti più dall’opposizione che dalla maggioranza, sul fatto che aiuti militari portino ad un’escalation della guerra io non sono assolutamente d’accordo”.

C’è una sola possibilità che alla fine si arrivi ad un tavolo negoziale ed è l’equilibrio delle forze in campo. Un’invasione dell’Ucraina porta la guerra più vicina a casa nostra, non più lontana. Chi aiuta l’Ucraina lavora per la pace“, ha sottolineato Meloni

Ieri dall’Europa si è data “un’immagine di compattezza e credo che sia un segnale molto importante, chiaramente dentro al Consiglio Ue e nelle conclusioni c’è la conferma del pieno sostegno alla causa della sovranità e della libertà. Abbiamo ribadito che l’Ue rimarrà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”.

“Sono molto contenta dei risultati ottenuti dall’Italia in questo Consiglio europeo, sono soddisfatta di importantissimi passi avanti fatto su alcune materie particolarmente delicate”, ha detto Meloni. Il documento prodotto dal vertice Ue “è una grande vittoria per l’Italia, mi ritengo estremamente soddisfatta”, ha rimarcato.

 

Gli aiuti di Stato
“La proposta italiana” per il vertice europeo “era quella della possibilità di una flessibilità sui fondi esistenti”, ha spiegato Meloni. “L’altra cosa che abbiamo chiesto è che nella futura discussione sul Patto di stabilità si tenesse conto del fatto se i cofinanziamenti nazionali messi in campo impattano sul rapporto deficit/Pil. Siamo riusciti a inserire questo elemento: nella riforma del Patto si tenga conto delle decisioni prese” sugli aiuti di Stato. “La posizione italiana sulla materia economica è pienamente entrata nelle conclusioni del vertice”, ha aggiunto.

Abbiamo chiesto che la Commissione faccia una proposta sul fondo sovrano europeo, che vada nella direzione delle esigenze strategiche europee”, ha proseguito Meloni. “Si tratta di dare una soluzione europea a un problema europeo”, ha detto ricordando che c’è “una discussione aperta sull’allentamento degli aiuti di Stato, in particolare la richiesta da nazioni che hanno spazio fiscale”.

Chiedere più flessibilità non significa “che prendiamo i fondi di coesione e li mandiamo da un’altra parte, in altre Regioni. Il punto è capire se si possa costruire uno spazio fiscale che ci consente di concentrare risorse su priorità che oggi abbiamo, segnatamente la competitività delle imprese”, ha spiegato poi Meloni.

Sempre sugli aoiuti di Stato, “abbiamo chiesto che l’allentamento sia circoscritto, temporaneo e limitato e che vi fosse anche la capacità di dare a un problema europeo una risposta europea. Questa soluzione, solo così, rischia di essere una soluzione nazionale”, ha detto Meloni.

“Sul rinnovo del Patto di stabilità noi chiediamo che si tenga conto degli investimenti che dovremo fare nei prossimi anni: sino ad oggi il Patto di stabilità e crescita è stato più sbilanciato sulla stabilità che sulla crescita, e noi vorremmo invece che fosse più concentrato sulla crescita. Che poi è il modo migliore per rendere sostenibile il debito italiano: la crescita”, ha sottolineato la premier.

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