“Siamo ancora qui dopo una lunga notte. Ci sono ancora 25 ragazzi pakistani che ‘siccome stanno bene’ secondo le nuove direttive del Governo, dovrebbero ripartire con la nave per essere eventualmente identificati nel paese associato alla bandiera della nave ONG. Ma la nave ha attraccato, e secondo le vigenti regole internazionali, gli stranieri vanno fatti scendere per essere identificati e valutarne eleggibilità asilo.
Intorno alle 7 siamo saliti sulla nave con l’On. Soumahoro, perché un ragazzo è collassato e si è ripreso dopo lungo massaggio cardiaco. Abbiamo chiamato un’ambulanza perché vi erano molte auto polizia e carabinieri ma nessuna ambulanza. Dopo venti minuti il ragazzo è stato trasportato in ospedale.
Ci guardano, piangono. Ci dicono che possono scendere perché stanno bene, anche se in realtà sono esausti. Non hanno capito la logica perversa della direttiva del Governo. E noi non riusciamo a spiegargliela. Il comandante aspetta. Ma di certo non ripartirà“.
Ci guardano, piangono. Ci dicono che possono scendere perché stanno bene, anche se in realtà sono esausti. Non hanno capito la logica perversa della direttiva del Governo. E noi non riusciamo a spiegargliela. Il comandante aspetta. Ma di certo non ripartirà“.