Milano, inaugurata alla Triennale la mostra su Fiorucci

Inaugurata, al primo piano della Triennale di Milano, la mostra dedicata ad Elio Fiorucci. 

Visitandola, si entra immediatamente nel mondo folle, senza regole ed eccentrico di Fiorucci e dell’omonimo brand.

Tanti gli elementi che ci fiondano attraverso un viaggio spazio-temporale, nel ricordo di elementi iconici e senza tempo propri di quegli anni, quelli del Pop, della libertà senza confini, del colore, delle stampe e di designer che hanno fatto della provocazione un tesoro inestimabile.

Fiorucci è uno dei pionieri del marketing “prête a porter” e scuola di riferimento per numerosi brand e marchi.

Ricordate il fustino di detersivo Biol con omaggio firmato Fiorucci all’interno? Dunque, avete assistito ad una delle operazioni di co-branding tra le più funzionali e vicine al target del brand di quel periodo.

E gli stivali di gomma stampati? Il padre del pop ci fece innamorare dei suoi stivaletti per le caratteristiche uniche e che portano la firma Fiorucci grazie alla stampa all over di giornale o ancora a diverse fantasie, colori, giochi provocatori attraverso scritte, segni. Insomma, opere che sembrano prodotte da un vero e proprio laboratorio creativo.

Un mix perfetto tra follia, desiderio di raccontare e rappresentare in primis la propria identità, che è ciò che ha spinto Elio Fiorucci a raccontarsi, descrivendosi come un sognatore, uno studente che durante le lezioni, prestava maggiore attenzione a cosa si celava fuori dalla finestra, sia in mezzo alle nuvole, che all’interno di un’aula.

Chissà? Magari fissando quel cielo azzurro fuori dalla finestra, stava cercando i suoi angeli, gli stessi che rimarranno iconici non solo in relazione all’abbigliamento, agli accessori e all’oggettistica ma per essere simbolo di un brand così eterogeno nella sua omogeneità.

Tra i pezzi più interessanti la “Basket-Bag”,’iconica borsa traforata gialla, ideata tra Londra e New York. E’ pensata guardando ai cestini da picnic, versatile, pratica, da mare e da città

È stata una borsa must have degli anni 70-80, assolutamente contemporanea e oggetto di trand dei nostri giorni.

Elio Fiorucci ha fatto della sua grande personalità e stile, un biglietto da visita con un’identità ben definita e chiara, viaggiando attraverso i colori, l’amore per il design, le stampe, la musica, l’ironia, il gioco e l’innovazione. Elementi chiave e testamento della moda degli anni 70 e 80. E’un mix tra la voglia di tornare bambini ed essere guidati dall’istinto fanciullesco, senza veli, puro, e alllo stesso tempo di viaggiare nel futuro e nella provocazione; il modo più facile per comunicare un messaggio, un pensiero, una denuncia e una rappresentazione 

Per Fiorucci chissà quale sarà il futuro?

 

Comments

comments

By Ginevra Ferrigno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Related Posts

× Segnala