Il giudice monocratico del tribunale di Siracusa, Giuseppina Storaci, ha depositato le motivazioni della sentenza con cui ha assolto perché il fatto non sussiste il chirurgo pachinese Carmelo Figura di 53 anni, chiamato a rispondere del reato di omicidio colposo per avere cagionato la morte a una donna, che si era sottoposta a un intervento di riduzione gastrica. Per il giudice, infatti, “in esito all’istruttoria dibattimentale, deve ritenersi che non sia stata raggiunta la prova della responsabilità dell’imputato in ordine al delitto al lui ascritto”.
E’ passata la linea difensiva, sostenuta dall’avv. Antonio Cataldi, che ha sostenuto non esservi alcuna responsabilità del proprio assistito per la morte di Maria Lo Presti, vittoriese di 43 anni. La vicenda si è consumata tra il 23 giugno 2010 e il 25 novembre 2011. La donna, che pesava 117 chili, era stata ricoverata all’istituto ortopedico Villa Salus di Augusta per un intervento chirurgico di sleeve gasterctomy. La parte civile ha insistito sul fatto che il medico avrebbe disposto il rientro della paziente nella propria abitazione nonostante gli esami radiografici avessero dimostrato un quadro di occlusione. In una successiva visita nel suo studio privato, il dott. Figura si sarebbe limitato a somministrare una dieta liquida senza disporre esami ematochimici.
Ne è conseguito un altro l’8 luglio 2010 per rimuovere la causa dell’occlusione. Il medico ha riferito di avere visitato la donna il 13 agosto ma le sue insistenze a ricoverarla sono risultate vane per il rifiuto della paziente. Qualche giorno dopo la donna è stata ricoverata all’ospedale di Vittoria dove era entrata in coma fino al giorno del suo decesso.