Si è spento a Roma l’attore e umorista Mario Marenco, indimenticabile protagonista della televisione di Renzo Arbore. Marenco aveva 85 anni ed era da qualche tempo ricoverato al Policlinico Gemelli a causa di complicazioni legate al suo stato di salute. A dare notizia della sua scomparsa è lo stesso Renzo Arbore.
Il ricordo di Renzo Arbore
Marenco “era ineguagliabile – dice Arbore – perché non era assimilabile ad alcuna scuola: la sua unica scuola era l’originalità a tutti i costi, con cui creava i suoi personaggi o inventava tic assolutamente ‘fuori dall’ordinanza’, dando prova di un umorismo vario, curiosissimo, surreale, praticamente unico”. La sua cifra erano “l’educazione silenziosa e la modestia: non si vantava, non era innamorato della popolarità come spesso accade ai personaggi dello spettacolo, non subiva il fascino del successo, pur avendo numerose occasioni nella vita. Fellini, per esempio, lo corteggiò a lungo: capiva che aveva davanti un talento assolutamente straordinario, era affascinato dalla sua voce e dalla sua personalità, ma poi si arrese davanti alla sua imprevedibilità non domabile”. Marenco, sottolinea ancora Renzo Arbore, “è stato un inventore pazzo e straordinario”, anche nel suo “lavoro di designer e architetto. Mi piace ricordare il divano Marenco, fatto di soli cuscini, che creò negli anni ’70, imitatissimo e per anni modello più venduto in Italia”.
La carriera
Dopo il debutto in tv con Cochi e Renato e Enzo Jannacci nel programma Il buono e il cattivo, raggiunse il successo nel 1970 con in radio con Alto gradimento. Fu l’inviato Mr Ramengo dell’Altra domenica, protagonista di programmi come Odeon, Sotto le stelle e soprattutto Indietro tutta dove interpretava il personaggio diRiccardino.
E’ stato anche attore per il cinema (Il Colonnello Buttiglione diventa generale, Von Buttiglione Sturmtruppenführer, Il pap’occhio, I carabbinieri, Vigili e vigilesse, Sing – Il sogno di Brooklyn) e autore di libri umoristici editi da Rizzoli.