Diciassettenne morta suicida, il 18 maggio del 2017, perché costretta, due anni prima, a fare sesso di gruppo e a filmare le scene.
Questa l’ipotesi della procura di Palermo che – viene riportata da alcuni quotidiani – ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio, per due maggiorenni.
Il corpo della ragazzina venne trovato alla Rupe Atenea di Agrigento da dove si era lanciata nel vuoto. Un suicidio annunciato in uno straziante post pubblicato su facebook.