Una giornata lunghissima conclusa, come sempre, con la riunione plenaria del movimento civico Noto è Patria, ha registrato l’atteso, e più volte rinviato, incontro-confronto con l’Assessore Regionale Ruggero Razza ed i vertici dell’Asp. Riuniti al Muscatello di Augusta in occasione dell’apertura del Centro Regionale per l’Amianto, le autorità politiche, l’Assessore al ramo Razza ed il deputato regionale Pippo Gennuso, ed i massimi dirigenti dell’Asp 8, il Direttore Generale Ficarra, il Direttore Sanitario Madeddu, e il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Noto Di Lorenzo, hanno ricevuto la delegazione di Noto è Patria che ha potuto chiedere gli attesi e dovuti chiarimenti sul futuro, prossimo, del Trigona. “Un cronoprogramma circostanziato, date e progetti per il Trigona che, se mantenuti, sarebbero una prima risposta alle richieste di un territorio mortificato e penalizzato – spiega e commenta Andrea Insenga Azzaro-. Solo poche ore prima avevamo diramato un altro comunicato stampa con il nostro ultimatum relativamente alle tante, troppe, voci circolate sul Pronto Soccorso del Trigona, la cui riapertura aveva visto una prima data (il 19) già disattesa. Il confronto con i responsabili massimi della sanità regionale e provinciale ci consegna date e tempi di attuazione: il due dicembre riapertura del Pronto Soccorso dalle 8 alle 20, le restanti ore verranno coperte dall’ambulanza medicalizzata; questo in attesa dell’integrazione dei medici che garantirebbero l’apertura h.24 già dall’inizio del 2020. Non sono mancate ovviamente le domande a chiarimento del tipo di servizio che si garantirà all’utenza nelle more, è chiaro, di avere la completezza nelle diagnosi e nell’assistenza – precisa Insenga Azzaro-. Sulla sperimentazione, in programma in Sicilia solo a Noto e Palermo, dell’integrazione pubblico/privato un’altra scadenza, comunicata dall’Assessore in persona, è prevista già la prossima settimana quando proprio la Giunta Regionale dovrà passare al vaglio il Bando per l’apertura del Trigona alle cliniche private. Pertanto, rispetto a quanto comunicato in precedenza, essendo ripreso il dialogo con chi di competenza ed avendo avuto, davanti alla nostra delegazione, rassicurazioni sul rispetto degli impegni, attendiamo che questi si realizzino con la consueta massima attenzione e senza mai abbassare la guardia. La sanità è un diritto inviolabile in una società che si professa civile, e qui deve essere ripristinato”.