“In famiglia si parlava sempre della Tonnara, perché era un luogo vissuto tutti i giorni, faceva parte della nostra storia recente, considerato che era stata chiusa solo da dieci anni – spiega accogliendo i propri ospiti Michele Modica di San Giovanni-. Poi dopo tanti anni siamo venuti ad abitare in questa casa, avuta dalle sorelle del nonno, e prima ancora abitata dal bisnonno Antonino Modica Munafò, colui il quale gestì la Tonnara per trent’anni e costruito lo stabilimento per la lavorazione del tonno. Proprio qui abbiamo trovato tutta la documentazione, fotografie, e contemporaneamente ci siamo appassionati alle vicende di Vendicari”. Insomma un vero tesoro storico che arricchendosi di giorno dopo giorno, spinse la famiglia Modica a rimuovere tutta la polvere depositata dal tempo per riportare alla luce e condividere con il territorio questo importante tassello della storia siciliana del Sud Est. Così del territorio sabato scorso, 7 aprile, è stato ufficialmente inaugurato il Museo Storico della Tonnara di Vendicari: un’intera ala del Casale, dimora storica della famiglia, è stata dedicata alla raccolta di documenti e manufatti storici della prima metà del Novecento che ricostruisce le affascinanti vicende della Tonnara di Vendicari, nell’ultimo scorcio della sua attività. Il Casale Modica, villa signorile progettata ed edificata tra il XVIII e il XIX secolo, si trova immersa nel paesaggio Patrimonio dellUnesco, al confine tra il Comune di Rosolini e quello di Noto, a cui appartiene.
Dai libri contabili alle controversie legali, dagli utensili utilizzati per la pesca e la lavorazione del tonno alle lettere che tratteggiano la vita dei proprietari della Tonnara e della folta comunità che vi gravitava attorno per almeno 6 mesi all’anno, fino agli abiti d’epoca e alle foto. Il Museo Storico della Tonnara di Vendicari apre scenari inediti anche per ricercatori e studiosi che vorranno approfondire e ampliare la storia del territorio con dettagli poco conosciuti di quell’epoca. Accanto alle testimonianze sulla Tonnara, infatti, Michele Modica ha deciso di rendere pubbliche alcuni documenti storici legati alla famiglia.
Presenti all’inaugurazione gli Assessori del Comune di Noto Giusy Solerte, al Turismo, e Frankie Terranova, alla Cultura, sintomo dell’importanza di un luogo che racconta davvero un pezzo di storia economica, politica e culturale del territorio netino; hanno partecipato inoltre un folto gruppo di studiosi di storia, guide turistiche e amici della famiglia. “La storia della nostra famiglia rappresenta anche un pezzo di storia del territorio- ha sottolineato Michele Modica accanto alla moglie Teresa e al figlio, Antonino Modica- un doveroso omaggio in memoria di Antonino Munafò di San Giovanni, mio bisnonno, che ha sostenuto impegni e fatiche ingenti nella convinzione che la pesca del tonno fosse una risorsa importante per il territorio. Rileggere i documenti, sfogliare le foto, osservare utensili e attrezzi dell’epoca ha per me un valore personale importante; condividere questi documenti e oggetti in uno spazio aperto al pubblico è un atto di valore storico e civico, ma significa anche aprire le porte della mia casa attraverso cui sono passate tante pagine di storia, e ridare loro legittimità”.
Emanuela Volcan