Siracusa,17 luglio 2020. Un coro di polemiche è “piovuto” in queste ore sul Comune di Palermo con l’accusa di mancate manutenzioni e scarse prevenzioni dopo le drammatiche conseguenze della bomba d’acqua che ha investito il capoluogo regionale. Coscienziosamente ci siamo chiesti: e se fosse capitato a noi? Se il prossimo evento metereologico si abbattesse su Siracusa, qual è lo stato di manutenzione di caditoie e tombini nella nostra città?
A queste domande, ma anche ad altre, ha lavorato (e continua a farlo) un gruppo di cittadini che da tempo, come una vera e propria ronda sul territorio, sta facendo la somma dei problemi che lo attanagliano, cercando in tutti i modi (per quanto possibile) di proporre una soluzione all’Amministrazione. Portavoce delle loro istanze è Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siracusa.
“Con il consueto impegno con cui decliniamo la cittadinanza attiva, – spiega Mangiafico – abbiamo messo in piedi nelle ventiquattr’ore successive un esemplificativo e preoccupante reportage, già trasmesso all’attenzione dell’Amministrazione comunale, dello stato di degrado e pericolosità in cui versano caditoie pubbliche e tombini, privi di una responsabile attenzione da parte della macchina amministrativa pubblica e forieri, in caso di eventi imprevedibili ma possibili, di situazioni di grave preoccupazione per la nostra comunità non dissimili rispetto a quanto accaduto a Palermo”
Si tratta di cinquanta significative immagini raccolte in giro per la nostra città che rappresentano lo sprone per un intervento urgente che abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di Siracusa. Per ragioni di sintesi, in allegato solo alcune di queste.