Circa 58 milioni di euro per l’inserimento lavorativo delle donne in situazione di svantaggio e vittime di violenza. L’assessorato regionale al Lavoro ha pubblicato il bando “Occupazione Donna”, a valere sul programma Fse+ 2021-2027, che prevede un contributo erogato alle associazioni temporanee di scopo o di imprese per interventi che favoriscano l’introduzione delle donne nel mercato del lavoro, attraverso orientamento specialistico, formazione mirata (certificazione linguistica, informatica e attestato per sicurezza sul lavoro), tirocinio, supporto per la creazione di azienda o inserimento lavorativo.
«Questa iniziativa, fortemente voluta dal governo Schifani, è un significativo passo verso il miglioramento della condizione lavorativa delle donne in Sicilia – dichiara l’assessore Nuccia Albano -. Promuovendo l’occupazione femminile, si mira a creare un ambiente in cui le donne possano non solo trovare lavoro, ma anche costruire una vita più sicura e indipendente. Forniamo, inoltre, alle donne vittime di violenza un altro strumento attraverso cui affrancarsi dai casi di maltrattamenti domestici. Un aiuto concreto per chi vuole riprendere in mano la propria vita, mettendo anche al sicuro i propri figli».
Il bando è destinato alle donne tra i 18 e i 56 anni compiuti, disoccupate e non occupate; donne inserite (o che lo abbiano superato) nel percorso di accompagnamento all’uscita dalla condizione di vittima di violenza e identificate attraverso la procedura attivata dai Centri antiviolenza.
Tra i requisiti necessari occorre essere: residenti o domiciliate sul territorio regionale da almeno sei mesi al momento della pubblicazione del bando; in possesso di cittadinanza italiana oppure essere donne extra comunitarie; iscritte presso un Centro per l’impiego della Regione Siciliana.