On. Nicola Bono: “La signora regione di Musumeci e le vittime di covid


La gente in Sicilia continua a morire di Covid, probabilmente in misura maggiore che nel resto d’Italia, nell’assoluta indifferenza delle autorità competenti.

E’ quanto emerge dall’analisi dei dati dei bollettini ufficiali giornalieri dal 13 luglio al 1 settembre 2022, mettendo a confronto i livelli di contagio e il numero dei decessi in Sicilia, rispetto alle altre regioni italiane.

Nell’ultimo intervento in merito, risalente a 50 giorni fa, ancora una volta erano stati segnalati disservizi soprattutto nel delicatissimo lavoro di rilevazione dei decessi da Covid, che sin dall’inizio della pandemia continua a riportare vittime con ritardi incomprensibili, anche a distanza di settimane dall’effettivo decesso, senza che l’autorità competente sia riuscita né a correggere tali disfunzioni, né a individuare e
sanzionare i responsabili, che oltre tutto rendono illeggibile l’andamento reale della pandemia.

Nel suo intervento pubblico del trenta agosto scorso, il Presidente della Regione uscente Musumeci, ha dichiarato di “lasciare una signora regione”, efficiente e “con le carte in regola”.

La realtà appare dolorosamente diversa, ed a testimoniarlo sono i cumuli di spazzatura in tutte le strade e le città dell’Isola, gli incendi che divampano ovunque senza sosta, senza prevenzione e senza capacità di individuazione dei responsabili, le reti idriche e fognarie obsolete e spesso fonti di infezioni intestinali, la mancanza di strategie come prassi di gestione politica e, soprattutto, l’assenza nella sanità di chiarezza circa le reali cause degli alti numeri di decessi dei siciliani per Covid, costantemente rilevati sin dall’inizio della pandemia dai bollettini ufficiali.

Nella nota del 12 luglio 2022, sono stati rilevati che per ben 31 giorni su 40, la Sicilia si era classificata al primo, secondo e terzo posto per decessi in Italia, malgrado livelli di contagio inferiori rispetto alle altre Regioni italiane, con contagi di gran lunga più alti.

Nei successivi 50 giorni, dal 13 luglio al 1 settembre 2022, è stato confermato sostanzialmente lo stesso quadro, con l’aumento esponenziale dei secondi posti nazionali per decessi, pari a ben 22 giorni su 50, oltre agli 8 primi posti e ai 6 terzi posti, per un totale di 36 giorni di conquista del podio nazionale, malgrado la Sicilia sia risultata costantemente classificata tra il quarto e settimo posto per contagi per
ben 48 giorni su 50.

Come si fa a non intervenire per capire le ragioni di una anomalia così evidente, perché costante, che sembra riguardare solo la Sicilia?

Come si può ignorare un dato così evidente, senza che le autorità preposte spieghino le dinamiche e i perché di questo disallineamento tra contagi e decessi che costantemente si manifesta in Sicilia?
Altro che lasciare la “Signora Regione”, qua si lasciano i cittadini senza parole, né spiegazioni, mentre continua a restare senza risposte la convinzione che nell’isola le dinamiche della pandemia appaiono disallineate rispetto ai dati del resto del Paese.

Prima o poi la questione dovrà essere affrontata e sottoposta ad ogni doveroso accertamento, affinché finalmente possa venire alla luce tutta la verità di questi numeri, che con superficialità e iattanza sono stati volutamente ignorati, facendo strame di ogni principio di buon governo, correttezza e trasparenza a discapito di tutti i siciliani.

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