“Ciao Giuseppe, ciao”.
Un urlo ha squarciato il silenzio fuori dalla chiesa madre di San Cipirello (Palermo) dove sono stati celebrati i funerali di Giuseppe Miraglia, uno dei cinque operai morti a Casteldaccia impegnati nei lavori alla rete fognaria.
In coincidenza con i funerali, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. L’urlo è stato seguito da un lungo applauso mentre amici e parenti portavano fuori dalla chiesa il feretro. Le esequie sono state celebrate dall’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, insieme a don Giuseppe Billeci e don Antonio Caruso. “Il lavoro deve nobilitare l’uomo ma questo non lo deve umiliare e tutta la comunità cristiana ci dobbiamo tenere tutti per mano affinché queste cose non succedano più”, ha detto l’arcivescovo.
La funzione è stata seguita in silenzio e in modo composto dai cittadini di San Cipirello e San Giuseppe Jato (i due paesi sono limitrofi ndr) che in massa si sono stretti attorno ai familiari dell’operaio. Hanno preso parte anche il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, il sindaco di San Giuseppe Jato Giuseppe Siviglia e il sindaco di San Cipirello Vito Cannella. Tutti i negozianti hanno chiuso gli esercizi commerciali. Lunedì invece sarà lutto cittadino in tutti i comuni della Città metropolitana di Palermo. A firmare il decreto è stato il sindaco metropolitano Roberto Lagalla, che ha invitato le scuole superiori del Palermitano a promuovere momenti di riflessione e di approfondimento sul tema della sicurezza sul lavoro. La presidenza della Regione si farà carico dei costi dei funerali dei cinque lavoratori morti. Lunedì pomeriggio alle 16 saranno celebrati anche i funerali di Roberto Ranieri ad Alcamo nella chiesa Anime Sante. Le esequie della quinta vittima, Giuseppe La Barbera, si terranno sempre lunedì prossimo alle 10 nella chiesa del Carmine maggiore, in piazza del Carmine a Palermo.