È l’ora della grande sfida, la partita più importante di questa fase della stagione, quella in cui ci si gioca uno degli obiettivi principali. L’Ortigia dei record (mai nella sua storia aveva vinto le prime sei partite in Serie A1), la capolista che in campionato marcia come un rullo compressore, è già in viaggio verso Atene, dove domani pomeriggio (ore 14 italiane) sfiderà i greci del Vouliagmeni nel ritorno dei quarti di finale di Euro Cup. In palio c’è l’accesso a quella semifinale che i biancoverdi vogliono centrare per il secondo anno consecutivo. All’andata finì nove a nove, quindi il discorso qualificazione si risolverà nei quattro tempi di Atene, dove chi segnerà un gol in più passerà il turno. La squadra è pronta, c’è grande voglia di giocare questo match, c’è la consapevolezza che non sarà facile, che l’avversario è forte, ma anche che l’Ortigia può farcela ed è pronta a lottare fino all’ultimo secondo.
Il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, sottolinea il valore degli avversari: “Giochiamo, secondo me, contro la squadra più forte che abbiamo incontrato sino a questo momento, tra campionato e coppa. Una squadra strutturata, con due centri di livello, due esterni d’attacco forti, con Afroudakis che è uno dei giocatori più forti in assoluto, un buon portiere e dei difensori molto bravi. È una formazione completa che sa giocare bene a pallanuoto. Sono allenati bene e devo dire che all’andata, nel complesso della partita, come gioco hanno fatto meglio di noi”.
Tatticamente ci sarà da fare molta attenzione, soprattutto considerando alcuni aspetti che nella gara giocata a Siracusa hanno messo in difficoltà l’Ortigia: “Anche se abbiamo compreso alcuni errori commessi all’andata, le partite fanno sempre storia a sé – afferma Piccardo –. Domani sarà una partita difficile, che va gestita soprattutto dal punto di vista del gioco, cercando di levare a loro quelle che sono le qualità migliori che hanno, ovvero il palleggio rapido e il fatto di giocare tutto il possesso fino alla fine. Quelle sono fasi di gioco che dovremo cercare di limitare, perché in questo sono molto bravi”.
Stefano Tempesti di partite da dentro o fuori ne ha giocate e vinte tante. La sua esperienza può essere molto importante anche dal punto di vista mentale: “Questa gara – afferma il numero 1 biancoverde – va affrontata come quella dell’andata, cioè come se fosse una finale. D’altronde anche se avessimo vinto di uno o due gol, l’atteggiamento sarebbe stato lo stesso. Andiamo là a viso aperto e ci giochiamo la nostra partita. L’abbiamo preparata bene, siamo pronti e allenati. La condizione è ottima e sono convinto che sarà una bellissima sfida”.
Gli avversari sono tosti e i biancoverdi dovranno rimanere attaccati al match e lucidi fino alla fine: “Loro – continua Tempesti – sicuramente giocano bene e sono molto bravi a esaltare i loro punti forti. Dovremo essere bravi a colpirli proprio laddove loro sono fortissimi, come ad esempio l’uomo in più e le tante fasi in difesa. Sarà una gara anche molto tattica, molto strategica. Mentalmente dovremo stare sereni fino all’ultimo secondo, perché sono partite che si decidono nel finale. Abbiamo dimostrato che andando sotto possiamo recuperare e andando sopra possiamo comunque perdere, pertanto bisogna stare tranquilli, perché la partita è lunga, ci sono quattro tempi e gli eventuali rigori, quindi bisognerà conservare le energie nervose per il finale”.
Infine una battuta sul record di vittorie consecutive dell’Ortigia, che hanno permesso già al portierone toscano di entrare nella storia di questo club: “Sono stato molto fortunato – conclude – ho beccato una contingenza favorevole. Ad ogni modo sono sempre del parere che i conti si fanno a fine stagione. Ancora è lunga”.