Ortigia-Szolnoki vigilia Euro Cup

Siracusa, 26 ottobre 2021Subito dopo la vittoria casalinga di sabato, in campionato, contro Posillipo, il messaggio che arrivava dallo spogliatoio era chiaro: la testa del gruppo era già alla gara di Euro Cup contro lo Szolnoki. Non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta dell’andata dei quarti di finale, una partita fondamentale in un momento già decisivo per quel che riguarda uno degli obiettivi della stagione, vale a dire arrivare il più lontano possibile in Europa. L’Ortigia è carica e, malgrado il maltempo che ha colpito Siracusa in queste ore, si sta preparando alla sfida avvincente che, domani pomeriggio, alle ore 15.00, si giocherà alla piscina “Paolo Caldarella”. Di fronte, ci sarà una delle squadre più forti, se non la più forte, tra le otto rimaste, quello Szolnoki che detiene il trofeo e che, anche quest’anno, non essendo riuscito a entrare nei gironi di Champions, vuole provare a vincere. Una sfida bellissima da vivere e da giocare, consapevoli di dover affrontare una formazione completa e con grandi individualità, allenata da Zivko Gocic, classe 1982, ex giocatore dell’Ortigia e plurimedagliato con la sua nazionale.

A 24 ore dalla gara, mister Stefano Piccardo chiede ai suoi una prova attenta e senza errori: “Ai miei giocatori ho detto di cercare di imparare il più possibile da quel 7-2 che stavamo subendo con il Vasas, perché è vero che negli occhi di tutti è rimasta la rimonta, ma ci sono dei motivi per cui siamo andati sotto 7 a 2 che non dobbiamo dimenticare. Per certi aspetti lo Szolnoki è simile al Vasas, ha grossa qualità di tiro e anche chili e peso. Pertanto dobbiamo imparare dagli errori commessi a Budapest e dare il massimo in entrambi i match che ci attendono”.

Il tecnico biancoverde presenta gli avversari di domani: “Lo Szolnoki ha due centri giovani, il primo è questo olandese, Gbadamassi, che l’anno scorso giocava al Partizan, molto possente fisicamente, che va anche dietro a marcare. Ma il grosso lo hanno sul perimetro, con giocatori di livello assoluto: Kovács, Angyal, che tira da fuori e va a fare anche il secondo centro, poi Jansik, Zovic, Konarik, che è un ragazzo del 2001 molto interessante, e Nagy. Sono giocatori importanti, parliamo di una squadra sicuramente completa sotto tutti i punti di vista”.

Alla vigilia del match, parla anche capitan Christian Napolitano, che riconosce il valore degli avversari ma sa anche quello che l’Ortigia può dare in gare come queste: “Lo Szolnoki è la squadra che ha vinto la coppa l’anno scorso ed è un avversario tosto. Però, a questo punto del torneo, ai quarti di finale, sono tutte forti, siamo tutti allo stesso livello. Magari qualcuno ha qualcosa in più o in meno, ma siamo lì, c’è equilibrio. Lo Szolnoki è ostico e noi dobbiamo contrastarlo sempre con le nostre armi tecniche, con il contropiede e la velocità, perché loro sono una bella squadra forte e pesante, allenata da Živko Gocić, che conosciamo. Dobbiamo dare il 100%, poi, se saranno più forti, applaudiremo”.

L’Ortigia è apparsa in costante crescita in questo ottimo avvio di stagione: “Chiaramente – afferma il centroboa biancoverde – ancora siamo solo all’inizio ed è presto per fare bilanci, anche perché da sabato è cominciato un cammino faticoso, con partite ogni tre giorni. Sta a noi adesso mettere le forze in acqua. Stiamo crescendo, è vero che ogni tanto abbiamo dei passaggi a vuoto che fanno arrabbiare il mister, però siamo una squadra giovane che ha bisogno solo di giocare. Secondo me stiamo facendo bene, ma abbiamo tanti margini di miglioramento”.

Il capitano dell’Ortigia non ha messaggi particolari da dare alla squadra e soprattutto ai più giovani, prima di questa sfida: “I giovani – conclude Napolitano – sono già rodati perché hanno già vissuto partite come questa, hanno già giocato le fasi finali dell’Euro Cup. Anche se siamo una squadra con un’età media più bassa, siamo già molto compatti. Pertanto, ai miei compagni non ho detto nulla di più di quello che dico sempre, cioè di divertirci e dare il massimo per vincere ogni partita. Contro chiunque”.

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By Cosimo Consoli

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