Condannati i tre pachinesi che a dicembre avevano bastonato un uomo e poi avevano messo a soqquadro il presidio territoriale di Pachino. Il Giudice Monocratico Liborio Mazziotta, a conclusione del processo celebrato con rito abbreviato, ha inflitto la pena di due anni e otto mesi di reclusione a Claudio Sipione; due anni e tre mesi a Giuseppe Sipione, e la pena di un anno e otto mesi a Natale Sipione.
I tre pachinesi erano stati arrestati il 17 dicembre dai carabinieri con l’accusa di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni personali ed interruzione pubblico servizio, minacce di morte rivolte ai carabinieri e agli agenti del commissariato di Pachino, del danneggiamento del portone, degli infissi e delle vetrate del presidio sanitario e dell’auto dei fratelli presi di mira nel loro raid.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la vicenda scaturisce da una banale lite tra due nuclei familiari. I tre, a causa della perdita di un mazzo di chiavi e a una distorta intenzione di tutelare la loro onorabilità, hanno aggredito tre persone all’interno di un bar della periferia pachinese causando loro numerose lesioni. L’aggressione è proseguita al presidio sanitario, cui i tre si sono rivolti per essere medicati. I Sipione, in stato di alterazione psico-fisica da abuso di alcool, li hanno inseguiti dentro il pronto soccorso e qui hanno ingaggiato una colluttazione con poliziotti e carabinieri, intervenuti per sedare gli animi.