l comune di Pachino si costituirà parte civile al processo penale che potrebbe scattare a carico dell’agente di pompe funebri che si è reso responsabile dell’aggressione e del ferimento del custode del cimitero. L’annuncio è stato dato dal sindaco Carmela Petralito, che ha espresso, anche a nome dell’intera amministrazione comunale, solidarietà piena nei confronti del dipendente comunale, finito in ospedale a causa delle lesioni subite nel corso della colluttazione.
“Gli atti di violenza vanno sempre condannati con fermezza – ha detto la sindaca Petralito – a maggior ragione quando sono rivolti verso chi svolge il proprio dovere e rappresenta le istituzioni. Qualora ne siano accertati i presupposti, l’Amministrazione è pronta a costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili”.
Com’è noto, l’episodio è avvenuto al campo santo di Pachino dove il custode ha lamentato il mancato versamento del contributo previsto per i diritti di una sepoltura. Per tutta risposta, il malcapitato si è visto aggredire dal titolare di un’agenzia di pompe funebri, che gli ha sferrato un pugno. La vittima ha perso l’equilibro ed è rovinata a terra ferendosi ad un braccio con i vetri della porta d’ingresso del suo ufficio che è andata in frantumi.
Le successive indagini hanno permesso ai poliziotti del commissariato di Pachino di individuare il presunto responsabile dell’aggressione, un 54enne già noto alle forze di polizia, denunciato a piede libero per violenza e lesioni personali a un incaricato di pubblico servizio. Deve anche rispondere di danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.