Agenti della Polizia di Stato, in servizio al commissariato di Pachino, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa Andrea Migneco, nei confronti di Massimo Vizzini, 44 anni, e Francesco Rizza, 26, entrambi residenti a Pachino, accusati di estorsione e danneggiamento tramite incendio e, solo Vizzini, anche di rapina.I due uomini, già noti alle forze di polizia sono stati individuati a seguito di un’attività di indagine che ha impegnato gli investigatori del commissariato di Pachino per alcuni mesi. In particolare nella tarda serata del 12 novembre, gli arrestati appiccavano il fuoco all’autovettura e all’abitazione di una donna di Pachino, compagna di un noto pregiudicato che, all’epoca dei fatti, era detenuto alla Casa circondariale di Cavadonna, per indurla a vendere la casa dell’uomo.Gli agenti, insospettiti dalla vicenda che, per certi versi appariva oscura, di concerto con il sostituto procuratore titolare dell’indagine Davide Lucignani, attivavano un servizio di intercettazione dei colloqui in carcere tra la vittima e il compagno detenuto i quali facevano spesso riferimento a Rizza e Vizzini quali autori degli atti ai loro danni. Da qui la decisone di intercettare anche i due i quali sono risultati coinvolti nelle rapine consumate il 4 febbraio ai danni di un supermercato e il 9 marzo in una tabaccheria.La vicenda, a questo punto, risulta collegata a quella che ha portato al fermo di indiziato di delitto di Massimo Vizzini e Stefano Zocco per la rapina di marzo.