Pachino, la polizia di Stato arresta un impiegato comunale: per anni ha abusato di una minore

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Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, diretto dal Vice Questore Dott.ssa Maria A. Malandrino, nella mattinata odierna, al termine di una delicata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha arrestato Lombardo Giombattista, di anni 67, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Siracusa, su conforme richiesta della Procura della Repubblica.

I reati contestati al Lombardo sono violenza sessuale aggravata e continuata commessa abusando delle condizioni di inferiorità fisica, economica e psichica della bambina (affetta da un ritardo mentale di medio grado), sin da quando la stessa aveva 12 anni.

Lo scorso 1 dicembre 2017 la Polizia di Pachino, col coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, su segnalazione anonima, avviava preliminari accertamenti in ordine al reato di “atti sessuali con minorenne”, commessi da Lombardo Giombattista, impiegato comunale presso l’ufficio anagrafe canina. Quale vittima di tale abuso risultava una bambina non ancora sedicenne, appartenente ad una famiglia in gravi difficoltà economiche, che l’indagato aiutava con pacchi alimentari attraverso un’associazione di assistenza sociale.

L’anziano, oltre a lavorare per il comune di Pachino, gestisce una palestra di karate e riveste la qualità di responsabile di un’associazione di protezione civile volontariato che distribuisce alimenti con cadenza periodica alle numerose famiglie bisognose.

Durante l’attività investigativa emergeva come l’indagato fosse solitogirare per le vie della città in compagnia di una bambina, a bordo di un’auto dell’associazione, e recarsi all’interno di detta sede in orari sospetti, in cui non vi era alcuna attività di volontariato in corso.

Ciò che induceva a richiedere al P.M. più approfondite indagini di natura tecnica, era la costante, quanto immotivata frequentazione tra il Lombardo e la ragazzina, anche in orari in cui avrebbe dovuto prestare servizio presso l’ufficio comunale in cui lavora. Analogamente, in varie occasioni, la minore veniva notata a bordo dell’auto del Lombardo, si delineava un quadro abbastanza chiaro circa i rapporti tra l’indagato e la famiglia della bambina, e le successive conversazioni ambientali confermavano il quadro indiziario a carico dell’indagato, risultando che gli abusi erano stati perpetrati in danno della minore, sin da quando la stessa aveva 12 anni. Il Lombardo è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Cavadonna, a disposizione dell’A.G.

 

La Polizia di Stato invita i cittadini a denunciare, anche in forma anonima, reati di particolare gravità (come quelli che hanno per vittime i minori) che altrimenti rimarrebbero non perseguiti e, pertanto, non puniti.

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