La Procura ha avviato un’inchiesta a seguito delle minacce subite dal sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo. Il pm Francesca Eva ha aperto un fascicolo contro ignoti e ha delegato i carabinieri per eseguire le relative indagini. Si tratta di indagini a tutto tondo che non tralasciano alcuna pista da quella politica a quella di amministratore pubblico. I problemi si sarebbero manifestati da una settimana a questa parte, da quando, cioè, il primo cittadino palazzolese, ha reso pubblica la propria adesione alla Lega Sicilia.
E’ stato preso di mira sui social con commenti caustici, qualcuno lo ha affrontato per strada a muso duro contestandogli che “Palazzolo non è un comune leghista”. Il sindaco Gallo prova a smorzare i toni: “Certo, sono finito in un’inaccettabile gogna mediatica ma non parlerei di vere e proprie minacce, anche se quanto subito in questi giorni mi hanno scosso e hanno provato la mia famiglia”. Gallo ha avuto modo di riferire dell’accaduto al personale della Digos della questura aretusea e ai carabinieri della Compagnia di Noto. “Ho ricevuto epiteti, subito offese personali, insulti diretti ma non ho mai sporto denuncia per tutto questo. E’ chiaro che ho conservato in archivio tutto il materiale offensivo fino ad oggi pubblicato riservandomi di consegnarli agli inquirenti qualora dovessero proseguire a manifestarsi questi atteggiamenti ostili. Già, perché la gogna mediatica è peggio di ricevere minacce”.
Gallo sceglie la coerenza decidendo di andare avanti per la propria strada: “Ringrazio le forze dell’ordine per la loro sensibilità ma, per quanto mi riguarda, proseguo ad amministrare la mia città rispettando il mandato e il programma elettorale. So di potere contare sul sostegno assoluto e incondizionato della maggioranza che reputo solida e motivata. La giunta prosegue il suo lavoro, ognuno libero di seguire le proprie ideologie e i programmi che ci siamo dati a inizio di mandato. Anzi, io stesso ho consigliato a qualcuno dei miei sostenitori a rimandare il momento di comunicare la propria scelta di passare alla lega Sicilia proprio per evitargli la gogna a cui mi sono esposto in quest’ultima settimana”.
Da quando ha ufficializzato la scelta di aderire alla Lega, non ha avuto modo di confrontarsi in aula con il consiglio comunale. “Non mi spaventa la prospettiva del confronto in aula – dice Gallo – perché so di potere contare su una maggioranza unita e sulla disponibilità di tutti i consiglieri a comprendere che questa è una mia scelta personale e nulla più. Vorrei che fossi giudicato per il mio operato e non per le scelte politiche personali che hanno provocato un’inverosimile onda di odio”. Il sindaco Gallo lunedì sarà a Palermo per incontrare ufficialmente il leader della Lega, Matteo Salvini.
Francesco Nania