Oggi il Sinalp Sicilia, rappresentato dal suo Segr. Regionale Dr. Andrea Monteleone, ha incontrato i 29 lavoratori ASU di Sambuca di Sicilia impegnati presso il Comune sia direttamente che tramite una coop sociale.
I lavoratori hanno chiesto e voluto questo incontro perché dopo oltre 23 anni di promesse e di vana attesa ancora non riescono a sapere del loro futuro.
Il Sinalp Sicilia da tempo chiede la loro stabilizzazione e per ben due volte nel 2019 è stato protagonista di importanti scioperi regionali che hanno bloccato l’operarività e l’erogazione dei servizi comunali mettendo a nudo la falsità delle dichiarazioni su inefficienza ed inutilità di questa importante categoria.
Questi scioperi hanno dimostrato che il ruolo degli ASU all’interno degli enti locali non è di semplice supporto o peggio di semplice “bivacco” di esseri umani all’interno dei Comuni Siciliani, ma ormai, grazie anche ad oltre 10 anni di mancate assunzioni e contemporanei pensionamenti dei lavoratori, sono diventati la struttura portante del funzionamento della macchina amministrativa per erogare servizi ai cittadini.
Questo interminabile sfruttamento degli ASU deve terminare e bisogna dare vita ad un vero progetto di stabilizzazione della categoria e contestuale sua riduzione con prepensionamenti previa convenzione tra la Regione Siciliana e l’INPS.
Il Sinalp da poco più di un anno ha sottoscritto assieme ad altre O.S. autonome un importante progetto di stabilizzazione che deve essere attuato e non è più rimandabile.
Per questo il Dr, Andrea Monteleone ha invitato i partecipanti ad aderire tutti al Sinalp per dare vita ad una rappresentatività all’interno del Comune di Sambuca importante ed incisiva.
Dopo questo incontro sarà indetta la prima assemblea degli iscritti che eleggerà i suoi rappresentanti sindacali aziendali (RSA) e sarà chiesto al Sindaco di predisporre il Regolamento Comunale degli Asu affinchè si inizi a dare dignità professionale ad una categoria essenziale per il giusto funzionalmento della macchina amministrativa.
Non è assolutamente ammissibile che oggi questi esseri umani siano trattati alla stessa stregua di “quasi schiavi” che senza alcun diritto, senza alcuna formazione, e senza alcuna preparazione tecnico-specifica, debbono sobbarcarsi tutti i lavori necessari all’interno dell’ente locale con turni esasperanti, lavori festivi, e lavori domenicali per l’”elemosina” di 590 euro mensili, senza alcuna copertura previdenziale e senza alcun diritto ad un pensionamento e vecchiaia serena.
Vogliamo ricordare a tutti i cittadini che i Governi, Nazionale e Regionale, giornalmente ci martellano le menti per convincerci che la lotta al lavoro nero è priorità assoluta ma poi ci ritroviamo lavoratori sfruttati proprio nella pubblica amministrazione.
Infine il Sinalp chiederà al Comune di dare vita ad un programma pluriennale di formazione e riqualificazione di tutti gli ASU di Sambuca affinchè si arrivi alla stabilizzazione con un personale qualificato ed in grado di erogare servizi di alto livello qualitativo.