Palermo. Coronavirus, con tuta e mascherina per fare tampone: è truffa, l’Asp, attenti a chi si spaccia per noi

I carabinieri del Nas, insieme a personale medico specializzato, hanno prelevato con un’ambulanza bio contenitiva dalla loro abitazione di Castiglione d’Adda i genitori di Mattia, 38 anni, il paziente ‘numero 1’, trasferito questa mattina dall’ospedale di Codogno al Policlinico San Matteo di Pavia. I due anziani sono stati prelevati da personale sanitario in tuta asettica bianca e, dopo aver fatto indossare loro la mascherina, accompagnati fino ad una vicina ambulanza, che li ha portati via, 22 febbraio 2020. Ansa/Matteo Corner

13 marzo – Si sono presentati in due in un’abitazione della zona residenziale di Palermo vestiti con una tuta gialla, mascherine e guanti. Al citofono hanno detto di essere stati mandati dall’Asp per eseguire tamponi a tappeto su tutti i condomini. Invece erano truffatori che cercavano solo di entrare in casa. La proprietaria non ha aperto, anche se i due hanno insistito dicendo di essere stati mandati dalla Asp. La donna a questo punto ha detto di essere in quarantena perchè già risultata positiva al virus. Ovviamente non era vero, ma i due si sono impauriti fuggendo a bordo di un motorino. L’Asp di Palermo, dopo avere ricevuto diverse segnalazioni in proposito, ha comunicato che l’esame a domicilio per il rilevamento dell’infezione da Covid-19 “avviene solo dopo la segnalazione del medico di famiglia al Dipartimento di Prevenzione ed a seguito di apposita valutazione condivisa.
Prima di recarsi al domicilio del paziente, personale dell’Azienda sanitaria avverte telefonicamente l’interessato”

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