Trasferta proibitiva per l’Ortigia, impegnata sabato a Recco contro i campioni d’Italia in carica allenati da Ratko Rudic. I biancoverdi affrontano per la terza volta in stagione la formazione ligure, dopo la partita del girone di andata e dopo la semifinale di Coppa Italia, entrambe perse dall’Ortigia, uscita però sempre a testa alta. L’obiettivo di Giacoppo e compagni è quello di fare una buona prestazione, in vista dell’ultimo match di regular season contro Trieste, in programma a Siracusa il 18 maggio e decisivo per la quinta posizione e l’accesso alla Final Six. A Recco, però, andrà un’Ortigia in formazione rimaneggiata, con soli 11 uomini a disposizione. Rimangono a casa, infatti, il secondo portiere Pellegrino e il centrovasca Susak, che giovedì sono rimasti feriti in un incidente stradale (investiti da un’auto). Un brutto volo, tanto spavento e qualche ferita, fortunatamente non grave ma che li costringe a saltare la trasferta di Recco. I tempi di recupero saranno valutati nei prossimi giorni.
Mister Stefano Piccardo, presenta così il match: “Incontriamo il Recco – afferma – in un momento non facile, perché andiamo lì in 11 e soprattutto perché, dopo la sconfitta subita a Brescia, saranno carichi sia dal punto di vista emotivo sia dal punto di vista del lavoro, visto che si apprestano a giocare la Final Six per vincere lo scudetto e la fase finale della Champions League con l’obiettivo di vincere la coppa. Questa settimana noi abbiamo lavorato per preparare al meglio soprattutto la partita contro Trieste, ma intanto andiamo a Recco sperando di riuscire a giocare più o meno la stessa buona gara che siamo riusciti a giocare in coppa Italia”.
La squadra, dunque, pensa già all’incontro più importante della stagione contro i friulani, cercando nel frattempo di rimanere concentrata e di fare del proprio meglio contro Recco: “Quando si entra in acqua – assicura Piccardo – soprattutto quando giochi in campionati di alto livello come quello italiano, nessuno vuole fare brutta figura, quindi si gioca e si lavora come se fosse una partita normale. Contro Recco poi sai che devi giocare con intelligenza, altrimenti loro rischiano di farti veramente tanto male e noi invece abbiamo bisogno di uscire da Recco con una buona prova, proprio in vista dell’ultima partita, che sarà fondamentale”.
Dello stesso avviso anche il portiere biancoverde, Enrico Caruso: “Dobbiamo allenarci mantenendo i piedi per terra per affrontare nel migliore dei modi la sfida clou con Trieste che ci consentirebbe di blindare il quinto posto ed entrare in Europa. Con Recco possiamo solo cercare di limitare la loro foga perché, conoscendo l’ambiente, dopo il ko di Brescia avranno voglia di riscattarsi. Noi dobbiamo pensare a costruire il nostro gioco, perché questo ci permetterà poi di giocare bene anche con Trieste. Siamo in un momento nel quale la condizione fisica sta risalendo. La vittoria con il Catania inoltre ci ha dato fiducia, anche se il risultato poteva essere più largo perché, secondo me, non c’è stata partita”.
Il numero 1 dell’Ortigia ha poi espresso il suo giudizio sui due grandi portieri del Recco, che incontrerà domani: “Seguo molto Bijac in questo momento, lui è il presente e il futuro del Recco, perché Tempesti gli fa un po’ da chioccia. Bijac mi piace tanto, si sta confermando ad altissimi livelli e vederlo giocare è uno spettacolo”.