“Ribadiamo ancora una volta con fermezza che i nostri avversari si trovano fuori dal centro sinistra e soprattutto al di fuori del Partito Democratico”.
Questo il commento di Orazio Scalorino, candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Siracusa, a proposito del congresso interno al PD previsto per il 26 gennaio.
“Il dibattito congressuale – continua Scalorino – lo avremmo immaginato all’interno dei circoli sui temi dirimenti della nostra provincia, che solo a titolo esemplificativo possono essere riassunti in scuola, sanità, pubblica amministrazione, politiche ambientali, industria, politiche del lavoro, legalità sicurezza del territorio, agricoltura e non solo. Su questi temi avremmo voluto avviare un dibattito sia all’interno del Partito, nei circoli, sia fuori, coinvolgendo i nostri elettori e quanti, pur non essendo tesserati, votano e sostengono il nostro Partito. Tutto questo, però, non ci è stato consentito”.
Il candidato alla segreteria provinciale aggiunge: “All’indomani del voto di domenica 26 saremo pronti a riconoscere l’esito del Congresso e lavorare più per le ragioni dell’unità che per quelle dello scontro all’interno del Partito stesso. Tutto ciò nonostante l’insistenza e la pervicacia di chi ancora continua a sostenere che non ci siano state irregolarità e, al netto delle norme regolamentari disapplicate, continueremo a esercitare la nostra azione politica fino all’ultimo giorno della campagna congressuale”.
Scalorino conclude: “Riteniamo che il Congresso avrebbe dovuto essere celebrato diversamente, con maggiori garanzie per i candidati alla segreteria. Siamo dell’avviso che la strada da seguire per il PD provinciale sia un’altra rispetto al passato. L’apertura della segreteria e dei circoli alle nuove istanze che provengono dalla società e dal territorio sarà il nostro punto di partenza”.