Petrolchimico, Cafeo: “Fare sistema, ma ai nuovi tavoli di lavoro partecipino tutti i comuni ad elevato rischio ambientale”

Lo scorso martedì 24 luglio S.E. il Prefetto di Siracusa, Dott. Castaldo ha convocato per la prima volta il Tavolo di Confronto sul Polo Petrolchimico. Si tratta di un’iniziativa lodevole che rappresenta un tassello fondamentale verso la necessità del territorio di fare sistema”. Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.

“Sebbene rappresenti un segnale indubbiamente positivo, anche alla luce dell’immobilismo della Regione Siciliana, la convocazione del tavolo alla presenza dei soli sindaci di Siracusa, Augusta, Melilli e Priolo Gargallo – prosegue l’On. Cafeo – non ha tenuto conto che in data 30/11/1990, con delibera del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art.7 della legge 349/86, i territori che nel siracusano sono stati dichiarati ad elevato rischio di crisi ambientale sono quelli dei comuni di Siracusa, Floridia, Solarino, Augusta, Melilli e Priolo Gargallo”.

“Come è facile intuire dunque – dichiara ancora Cafeo – è importante che alle prossime convocazioni indette dal Prefetto, partecipino anche i sindaci di Floridia e Solarino in modo da avere così allo stesso tavolo la rappresentanza completa di tutti i comuni ad elevato rischio di crisi ambientale”.

“In questo percorso di analisi e di confronto tra attori economici e parti sociali del territorio – continua Cafeo – ritengo che anche i deputati nazionali e regionali possano fare la loro parte”.

“A tal proposito, proprio il giorno dopo la notizia della vendita da parte di Esso degli stabilimenti di Augusta alla tunisina Sonatrach – ricorda l’On. Cafeo – ho immediatamente chiesto al Presidente della Commissione Attività Produttive di convocare i vertici delle due aziende petrolchimiche e i sindacati di categoria, per avere chiarimenti sul piano industriale e sugli investimenti immaginati dall’azienda. Un atto che mi è sembrato dovuto, nella duplice ottica di salvaguardare la forza lavoro e gli impegni presi dalla precedente proprietà a tutela dell’ambiente”.

“Mi auguro quindi – conclude Giovanni Cafeo – che i tavoli di lavoro immaginati a seguito di questo primo incontro offrano soluzioni concrete alla questione industriale del Polo Petrolchimico di Siracusa e che il Prefetto, al quale va il mio personale ringraziamento per il suo ruolo di garanzia, possa far valere il suo autorevole peso istituzionale anche in occasione delle crisi aziendali della zona industriale, garantendo proprio grazie agli interventi della Prefettura il pieno rispetto delle regole”.

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