Il Demanio che dal gestore di Piazza D’Armi, avanzando 36 mensilità, ha deciso di mettere all’asta la concessione dell’area, per recuperare quanto rivendicato negli ultimi 3 anni. Concessione valutata da un perito del tribunale fallimentare circa 208mila euro e acquistata all’asta la settimana scorsa senza bando e senza mura per 550mila euro da un acquirente ancora sconosciuto. Praticamente più del doppio del famoso investimento che avrebbe permesso di “riqualificare” Piazza D’Armi è stato corrisposto da un privato per avere non la struttura del bar.
“Numeri – afferma il presidente di Lealtà e Condivisone, Carlo Gradenigo – che ci confermano quanto assurda sia stata la scelta di affidare un’area di così alto valore e pregio per 1.250 euro al mese ad un soggetto che non li ha nemmeno pagati, per ottenerne in cambio 4 panchine di legno e un catafalco ricoperto di specchi. Mentre l’Europa con la direttiva Bolkestein chiede di rimettere a bando le concessioni demaniali, a Siracusa le rivendiamo, all’asta.”
Sempre per la piazza d’arme del castello Maniace, c’è agli atti una richiesta fatta nel 2021 dalla stessa società insolvente e nel frattempo fallita, per sfruttare a fini commerciali oltre la Piazza d’Armi, anche il fossato e la spiaggetta del Castello Maniace che la stessa Agenzia del Demanio aveva valutato positivamente con apposito atto nel 2022. “Chissà – conclude Gradenigo – che non sia compresa nel nuovo pacchetto di beni pubblici ceduti nei giorni scorsi ad un nuovo privato a seguito del provvidenziale fallimento di quello precedente”.