Premesso che il TAR ha bocciato tutti i ricorsi presentati per rendere nullo il Piano Paesaggistico, compreso quello di Natura Sicula, con questa sentenza, come prima il CGARS nella sentenza n. 1/2018, invita la S.P.E.R.O. a riproporre il progetto bocciato dalla Soprintendenza nell’autunno del 2011.
L’obiettivo di S.P.E.R.O. è quello ben rappresentato nella ultima pagina della sentenza: “solo dopo la concreta verifica di coerenza con il piano del progetto sussisterà l’interesse a proporre censure avverso le parti del piano eventualmente preclusive della realizzazione del progetto”.
Il 30 gennaio 2011 nella conferenza dei servizi indetta per l’esame del progetto definitivo la Soprintendenza rappresentata dai Funzionari Alessandra Trigilia, Aldo Spataro e Rosa Lantieri pongono condizioni e prescrizioni che rendono irrealizzabile il progetto.
Il Piano Paesaggistico viene pubblicato successivamente, l’8 febbraio 2012.
Tutto si ferma e la S.P.E.R.O. si rivolge al TAR che sentenzia l’impossibilità per la società a realizzare il Marina a causa dell’entrata in vigore del Piano Paesaggistico con il livello di tutela 3 nell’area interessata al progetto. La S.P.E.R.O. si appella al CGARS che riforma il giudicato del TAR con la SENTENZA n.1/2018 che dice: “La Soprintendenza dovrà nuovamente esprimersi sul progetto definitivo (a suo tempo presentato), dando motivato conto delle ragioni giustificative delle singole divergenze (sotto qualsiasi aspetto) che essa riterrà di confermare, rispetto alle posizioni anteriormente assunte sugli elementi tecnici dell’iniziativa che dal privato fossero già stati stesi in occasione del precedente livello di progettazione”.
La sentenza, dunque, è molto critica sul comportamento della Soprintendenza che ha disatteso le norme fondamentali sul funzionamento delle prerogative e lumeggia la possibilità del risarcimento.
L’invito della S.P.E.R.O. al comune di Siracusa a convocare la conferenza dei servizi, viene inoltrato il 23 gennaio 2018 e, trascorsi mesi senza l’agognata convocazione, la S.P.E.R.O. diffida il Comune e la Soprintendenza a convocare la Conferenza dei Servizi. In assenza di convocazione la S.P.E.R.O. nel Gennaio 2019 si rivolge al CGARS per ottenere l’ottemperanza alla richiesta.
Aspettative della S.P.E.R.O dalla conferenza dei servizi
La S.P.E.R.O. si aspetta adesso il ripristino della legalità violata dalla Soprintendenza nel passaggio all’esame del progetto definitivo elaborato dalla società, secondo le indicazioni fornite dalla stessa Soprintendenza e dagli altri Enti intervenuti nelle quattro Conferenze dei Servizi.
Il comportamento illegittimo della Soprintendenza è venuto prima della emanazione del Piano Paesaggistico, ecco perché i giudici non mettono in discussione il diritto della S.P.E.R.O. al riesame del proprio progetto.
I”compagni di viaggio” di S.P.E.R.O.
Nel corso della Conferenza dei Servizi la S.P.E.R.O. potrà trovarsi di fronte a due possibilità:
- La Conferenza viene dichiarata aperta e chiusa nello stesso momento, perché il Piano Paesaggistico, subentrato con il livello di tutela 3 su tutto lo specchio del Porto Grande, impedisce la costruzione di qualsiasi manufatto nel Porto. A questo punto la S.P.E.R.O. si rivolgerà direttamente agli autori del danno Dottori TRIGILIA – LANTERI – SPATARO per chiedere il risarcimento delle spese affrontate e documentate con relative fatture per l’elaborazione del progetto preliminare prima e del definitivo poi, rivalutate per il decorso del tempo;
- b) La Conferenza dei Servizi proporrà delle varianti al progetto definitivo, in linea con le aspettative della S.P.E.R.O., allora il risarcimento richiesto sarà proporzionale alla spesa affrontata.
Trasparenza del procedimento
La S.P.E.R.O. assume l’impegno di tenere aggiornata con tutti i mezzi a disposizione l’opinione pubblica sulla evoluzione della problematica nell’ottica della massima trasparenza e nella consapevolezza che nel corso della elaborazione del “Libro Bianco sul Turismo” a cura dell’apposito Gruppo di Lavoro del Patto di Responsabilità Sociale, è emersa con forza la necessità di sviluppare il turismo nautico quale diversificazione per attirare un turismo di alta fascia. Un “Marina” degno di questo nome è ciò che l’opinione pubblica si aspetta da noi.
Prossima appuntamento
La convocazione della Conferenza dei Servizi per l’esame del progetto definitivo o per iniziativa spontanea del Comune o per effetto del ricorso per ottemperanza.