Passato e contemporaneità, musica e storia, dubbi e certezze.
C’ è tutta la ricchezza intellettuale dell’ autore Giampiero Bernardini, nella narrazione de “L’uomo ombra”.
Il professore, che insegna al conservatorio di Frosinone, ha di recente ricevuto un premio per la letteratura, in occasione del “23° premio alla sicilianità cav. Pippo Bertoni 2017” , conferitogli a città della notte, qualche settimana addietro.
Se il sapere fonda le proprie basi sul desiderio di allargare i propri orizzonti, Bernardini ne offre la propria testimonianza vivissima.
Difficile discernere l’intellettuale-storico, che naviga tra le onde della conoscenza, ed il musicista attento e memore.
L’ autore romano, durante il recente viaggio fatto in Sicilia per ritirare il premio a lui destinato, rilasciando interviste, ha di fatto dato la possibilità, a quanti hanno potuto ascoltarlo, di sperimentare la veemenza di un ragionare (il suo), capace di trasfondersi in immagini di musica e storia.
Facile, anzi inevitabile, lasciarsi travolgere dalla narrazione dell’artista, nella quale si riversano sorprendenti le rivelazioni dei carattere musicale, le curiosità interessanti, gli aneddoti , che affascinano e trascinano chi ascolta o legge, nel vivo dell’intreccio di fatti “verosimili”, alla stregua di una narrazione verghiana.
Musicalità narrativa o narrativa musicale, forse.
Di certo un vagare sapiente nella distesa della musica fatta verbo.
Premio alla letteratura, in sintesi, quindi. Letteratura originale e personale, quella propria di Bernardini : letteratura fatta rivelazione, in musica!
Daniela Reforgiato