Premio Libera impresa, Marano (M5s): “La mafia è figlia della subcultura del favore”

La deputata regionale, che è anche componente della commissione Antimafia all’Ars, all’incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania.

I momenti di confronto nelle scuole sono un punto di partenza irrinunciabile nella diffusione della cultura antimafia, anzi le istituzioni dovrebbero organizzarli in modo più sistematico e strutturale. A scuola si formano le coscienze, è in questa piccola palestra di vita che i giovani crescono, acquisiscono principi e costruiscono quei valori che faranno propri per sempre”.

Lo ha detto la deputata regionale M5s Jose Marano, che è anche componente della commissione Antimafia all’Ars, partecipando all’incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania promosso dall’associazione antiracket Libera Impresa.

La mafia – ha aggiunto Marano – ha bisogno di politica e istituzioni per sopravvivere. Essa è figlia di una subcultura del favore di cui sono intrise purtroppo molte dinamiche della nostra quotidianità. I politici spesso si chiamano per una raccomandazione, per ottenere un posto di lavoro, per una visita medica senza liste di attesa o per vincere un appalto. Il mio appello è: votate e cercate i politici per vedere i vostri diritti garantiti. Dobbiamo uscire da queste logiche di asservimento che negano la nostra dimensione di persona e di cittadino”.

All’incontro erano presenti, oltre a Rosario Cunsolo, presidente dell’Associazione antiracket Libera Impresa: Rosaria Giuffré, viceprefetto di Catania; Francesco Curcio, Procuratore di Catania; Luigi Leuzzi, Tenente Colonnello della Guardia di Finanza; Emanuele Fattore, dirigente della Squadra mobile di Catania; Gianluca Rapisarda, vicequestore della Dia di Catania e Matteo Colagrossi, Tenente Nucleo Operativo dei Carabinieri di Piazza Dante. A fare gli onori di casa, Emanuele Rapisarda, Dirigente scolastico dell’Istituto.

Usura e racket – conclude la parlamentare regionale – non fanno rima con futuro. Il malaffare drena le risorse economiche, controlla e impoverisce il nostro territorio, spezza le vite dei nostri concittadini. Reagire è un dovere, coltivare la speranza di un mondo più giusto senza concedere alcun vantaggio alla mafia è un imperativo categorico”.

Comments

comments

By Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Related Posts

× Segnala