Siracusa- È stato un carosello di emozioni, ieri pomeriggio, a Villa Politi, l’evento annuale dell’Ordine dei Medici di Siracusa, giunto alla sua settima edizione e sempre più condiviso con i cittadini comuni, che in centinaia hanno accolto l’invito pubblico dell’ente, prendendo parte alla suggestiva ricorrenza, affollando la capiente sala conferenze.
Ricerca, storia, antropologia, tradizione e innovazione, teorie e esperienze sul campo, rigore e simpatia si sono alternati sul palco dando luogo ad un vero e proprio spettacolo interattivo, condotto dal poliedrico presidente dell’Ordine Anselmo Madeddu, che è stato anche un perfetto regista di tutto il cerimoniale, all’insegna della tradizione e dell’innovazione.
Il tema di quest’anno è stato legato al grande dibattito sulla “Sostenibilità del Sistema Sanitario Pubblico”, argomento introdotto dallo stesso presidente dell’Ordine di Siracusa Anselmo Madeddu e approfondito con una Lectio Magistralis dal presidente Nazionale della Federazione italiana degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, presente per l’occasione nel capoluogo aretuseo, insieme agli altri componenti del direttivo nazionale, il vicepresidente Giovanni Leoni e il segretario Roberto Monaco.
“Si tratta di temi di straordinaria attualità – ha affermato Madeddu -, specie in un momento come quello odierno che vede il nostro Paese interrogarsi sugli esiti, per certi versi anche imprevedibili, di questa profonda crisi economica e di vocazioni professionali: oggi mancano medici, infermieri, e il Sistema rischia di andare a fondo. Un tema che, oltre a quello economico, si porta dietro pure l’altro ancora più scottante della “Sostenibilità” etica e politica del Sistema. Abbiamo imboccato una tendenza pericolosa che, se non corretta, potrebbe portare nei prossimi tempi alla “Insostenibilità” del Sistema, all’implosione del Servizio Pubblico, allo sviluppo, ad esempio, di nuovi modelli americani imperniati sulla logica delle assicurazioni private. Logiche che certamente non costituiscono la maggiore garanzia per aree di intervento, come la “Prevenzione”, l’“Emergenza”, la “Fragilità”, le “Fasce deboli”, delle quali solo il Servizio Pubblico non profit può farsene carico con equità”.
Adrenalina, suspense e sana competizione ha suscitato la finale del Premio Testaferrata 2023, che ogni anno valorizza le tesi dei neolaureati. Tra i cinque finalisti in gara e selezionati in cieco da un’apposita commissione, ad aggiudicarsi il concorso, intitolato e dedicato al primo direttore sanitario dell’Ospedale Umberto I, di cui è stata ricostruita la storia in un breve docufilm proiettato durante la presentazione, è stata la dottoressa Gaia Paladino, con la tesi sulla “Correlazione tra i parametri della chronic Kidney disease and mineral and bone disorder e gli eventi clinici nei pazienti in emodialisi”, il secondo posto è stato invece conquistato da Raffaele Micieli, con il suo studio su “Microplastics, nanoplastics and depression: possible pathogenic role? Per la sezione Odontoiatria ad avere la meglio è stato Giovanni Cultrera,con un approfondimento sul “Role of MicroRNAs as Novel Diagnostic Biomarkers for Oral Lichen Planus and Oral Cancer Lesions”.
Visto il successo degli anni precedenti, inoltre, anche quest’anno l’Ordine ha voluto bandire il concorso “Medici Scrittori”. Il titolo proposto è stato “I Pazienti, i Medici e la Politica: la Sanità che vorrei”, un argomento intrigante che ha stuzzicato la penna di diversi candidati, sui quali si sono distinti: Lorenzo Caliri, primo classificato con “Sacrifici umani”, Salvatore Boccaccio con “Edoné ” e Bruna Vindigni con “Aria nuova dalle mie parti”.
Ospite d’onore, oltre al Presidente FNOMCeO Filippo Anelli, è stato lo scrittore Enzo Papa, presidente dell’associazione culturale Vittorini-Quasimodo e del Premio letterario nazionale Elio Vittorini. A loro due l’Ordine dei Medici ha affidato il compito di premiare, rispettivamente, il vincitore del Premio scientifico “Testaferrata” e quello del Premio letterario “Medici Scrittori”.
Sempre di grande coinvolgimento le due cerimonie con cui sono state tenute a battesimo le nuove leve della professione, che hanno prestato il loro “Giuramento di Ippocrate”, tradotto e recitato in siciliano dal direttivo e i consiglieri dell’Ordine, con l’epilogo in lingua greca affidato alla sublime rappresentazione dell’attrice Doriana La Fauci, che ha impersonato la Dea Igea, nonché il congedo dei saggi, che hanno raggiunto il traguardo dei cinquanta anni dalla laurea, a cui sono stati consegnati i caducei d’oro e una pergamena ricordo. Tra questi ultimi anche il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha passato le consegne e dispensato buoni consigli per una lunga e proficua carriera alla neolaureata scelta per rappresentare sul palco la nuova generazione di medici. Al pubblico, inoltre, è stata offerta in visione l’anteprima del film sulla ricostruzione della Siracusa greca in 3D, che sarà pubblicato prossimamente. Non è mancata la buona musica. Infatti, nel corso della serata si è tenuto il coinvolgente concerto per violini e chitarra classica del “Trio Syraka”, che ha eseguito i più celebri brani di Ennio Morricone, dedicandoli alla dottoressa Barbara Capovani, uccisa da un proprio paziente qualche mese fa sul luogo di lavoro e alla cui memoria la folta platea ha tributato un lungo e sentito applauso. L’appuntamento è per l’autunno del 2024.