Rinasce la Rivista storica della Biennale di Venezia: questa mattina la presentazione di Pietrangelo Buttafuoco al Teatro Massimo di Siracusa
Presentato questa mattina, al Teatro Massimo di Siracusa, il ritorno della storica rivista della Biennale di Venezia, edita per la prima volta dopo 53 anni dalla sua ultima pubblicazione.
L’evento ha visto come protagonista il Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, in una conversazione illustratrice del rinnovato Progetto Editoriale con l’Assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata.
Il primo numero della rivista, intitolato “1/24 Diluvi prossimi venturi / The Coming Floods” e oggetto della Presentazione odierna, segna la ripresa di un ripristinato Progetto che «rinasce con lo stesso spirito che lo contraddistingueva sin dalla sua prima edizione: un’iniziativa retta dalla parola ricerca; termine, questo, che appare anche nella legge istitutiva della Biennale».
La rivista si staglia dunque nel panorama artistico e culturale contemporaneo come un importante spazio di riflessione e discussione sulle tematiche del presente, con la finalità perpetua di immaginare e comprendere meglio il futuro.
Concepito in edizione cartacea – dotato di un significativo apparato iconografico che attinge in buona parte dall’Archivio Storico della Biennale e da ricerche fotografiche nazionali e internazionali – il Progetto avrà cadenza trimestrale e prevedrà un focus monografico su un tema specifico per ciascun numero, con contributi di vario tipo: dalle testimonianze di studiosi, agli interventi di personalità della cultura e della società, ai dialoghi inediti con artisti italiani e internazionali.
Parimenti alle edizioni precedenti, la rinata rivista si propone di esplorare non solo le arti visive, ma anche il mondo dell’architettura, della danza, della musica, del teatro, del cinema, e perfino della moda, facendosi così sintesi delle diverse discipline creative, e dando voce a una pluralità eterogenea di linguaggi e modalità espressive.
Tra i contributi del numero di lancio, preziosi gli apporti di personalità come Manal AlDowayan, Engin Akyurek, Orhan Pamuk, Giovanni Lindo Ferretti e Peter Weir, con interventi che spaziano dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla musica.
Il volume 1/24 – la cui copertina è adornata da una suggestiva fotografia di Yuri Ancarani, scattata durante le riprese del film Atlantide – è impreziosito da immagini provenienti dall’Archivio Storico della Biennale e da fotografie di rinomati artisti come Chiara Arturo, Alessandro Cinque, Paolo Pellegrin, Italo Rondinella, e molti altri.
La rivista della Biennale, acquistabile sia online sul sito ufficiale della Biennale (labiennale.org/it/acquista-online), sia nelle principali librerie italiane e internazionali, contribuirà ad arricchire parte dell’archivio storico della Fondazione, e a stimolare la riflessione costante sulle grandi questioni culturali e artistiche del nostro tempo.
Benedetta Miccoli