Nell’aula magna dell’Istituto “Enrico Fermi” venerdì pomeriggio 3 febbraio oltre duecento ex dipendenti della Raffineria di Augusta ( una volta Rasiom, poi Esso, oggi Sonatrach).
Un incontro con tanta commozione fra ex colleghi ch alcuni dei quali non si rivedevano da ani.
L’incontro in occasione della presentazione del libro “
La nostra vita nella raffineria di Augusta”, un collage di esperienze di vita, amicizie, operatività professionale. Testimonianze e persone di ex operai, ex-dirigenti, ex-sindacalisti, ma anche un ex presidente e nazionale della Esso Italiana.
Fra gli interventi quello dell’attuale responsabile delle Relazione Esterne di Sonatrach Raffineria Italiana ing Angelo Grasso che ha comunicato un percorso già avviato per la realizzazione di un Museo Storico dello Sviluppo Industriale del nostro territorio, dal 1949 ad oggi. Un museo, nel quadro dei circuito dei Museo d’Impresa presenti in gran parte del paese ma non al sud ,a cui sono stati chiamati a collaborare anche gli ex dipendenti e che coinvolgerà altre esperienze industriali del polo petrolchimico.
“Per non disperdere la memoria – ha detto l’ing Grasso – ma anche per stimolare interesse, ricerche e studi, verso le innovazioni che nel polo sono possibili per transizione energetica e per una economia più green. Più avanti saranno date maggiori informazioni su questo progetto ”
Il programma nell’aula magna dell’istituto che ha formato tanti tecnici industriali ha visto i saluti di Antonio Ferrarini Dirigente Scolastico dell’ Istituto “ Fermi”, ed interventi di testimonianza di Emanuele Spicuglia già Fiduciario del Gruppo Seniores della ExxonMobil , Bruno D’Agostino già Coordinatore della Sicurezza e del Bollettino Aziendale, Gianni Castelli già Capo Funzione Assistenza Tecnica,, Paolo Zappulla già Segretario Provinciale della CGIL –Siracusa ed ex dipendente della Raffineria di Augusta, Gianbattista Merlo già Direttore della Raffineria di Augusta (2001/2004) nonché presidente della Esso Italiana dal 2004 al 2010).
L’incontro stato moderato dal giornalista Carmelo Miduri che ha anche coordinato il lavoro editoriale per la produzione del volume.