Partire dall’abolizione della Bossi-Fini che ha finito “solo per creare clandestinità”, confrontarsi con l’Europa, ma anche rivedere il concetto di “aiutiamoli a casa loro”, non in salsa leghista, ma nel senso di liberare l’Africa e rendere autonome quelle nazioni. Don Vitaliano Della Sala, il prete barricadero, che esercita le sue funzioni sacerdotali nella chiesa di Capocastello, borgo di Mercogliano in provincia di Avellino, illustra all’AdnKronos la sua ricetta sul fronte immigrazione. Sullo sfondo c’è la vicenda Open Arms.
La soluzione all’immigrazione, dunque, va trovata iniziando a coinvolgere maggiormente l’Europa. “L’accoglienza è il minimo che possiamo fare – precisa. La Lega tanto tempo fa diceva una cosa saggia: aiutiamoli a casa loro. Certo, detta solo per togliersi un problema, è una frase scadente, ma se fosse veramente così cioè, se l’Europa cominciasse concretamente ad aiutarli a casa loro, iniziando col tirarsi fuori dall’Africa, lasciando che quelle nazioni si sviluppino democraticamente, ci sarebbe almeno un tentativo nel risolvere il problema. Invece mi sembra a nessuno interessi risolverlo veramente, altrimenti si perderebbe un cavallo di battaglia di una politica da quattro soldi. I governi europei hanno gli strumenti per cominciare a risolvere veramente a casa loro i problemi, evitando le partenze”.
Anche sul territorio italiano, però, c’è molto da fare e il primo passo deve essere l’abolizione della Bossi-Fini, definita da don Vitaliano come “una delle cause di questo aumento di clandestinità. Bisogna rimettere in piedi le quote di migranti che possono far domanda nel loro Paese per venire qua. Sarebbe tutto più controllato e legale”.
“La clandestinità, in fondo, l’ha creata la Bossi-Fini e oggi capiamo perché: in questo clima la destra ci sguazza. Ma è tutto così squallido, la politica dovrebbe risolvere i problemi più difficili invece li sfrutta”.
La linea dura, portata avanti dal leader leghista, “è la manifestazione della disumanità del ministro Matteo Salvini“. “Tutta la politica che Salvini ha messo in atto contro i migranti non risolve il problema dei flussi migratori – continua -, anzi: visto che si tratta di un ministro, diventa anche stimolante per tante persone fragili che si sentono autorizzate a comportarsi in maniera disumana nei confronti di chi è diverso”. Ma la cosa peggiore per Don Vitaliano è che il problema non è stato affatto risolto. “Chiudere i porti e lasciare per 15 giorni degli esseri umani in mezzo al mare non risolve nulla, è solo dimostrazione di disumanità“, conclude.