Con l’operazione verità, come è stata definita dai diretti interessati, il sindaco di Priolo, Pippo Gianni e il presidente del consiglio comunale, Alessandro Biamonte hanno tirato fuori le carte relative a spese effettuate dalla passata amministrazione, ritenute eccessive e, allo stesso tempo, chiarito il loro operato rispetto ad alcune accuse lanciate dall’opposizione. E’ stato ricordato il caso dell’acquisto degli ombrelloni per attrezzare la spiaggia di Marina di Melilli. “Sono stati acquistati – dice Biamonte – al prezzo di 250 euro ciascuno e poi accatastati in magazzino milioni di euro”.
Carte alla mano, il Sindaco Gianni ha elencato i tanti rimborsi pagati in passato dal Comune per caffè, pranzi e quant’altro. “Abbiamo a che fare con bugiardi seriali – ha detto ancora il primo cittadino priolese – ad esempio, un ordine di servizio che contiene un elenco di aree a verde in cui fare la manutenzione. Rizza e Scarinci giravano un video in un’area non ancora ripulita ma certi che lo sarebbe stato a breve e, una volta effettuato l’intervento, lasciano intendere che l’Amministrazione sia intervenuta su loro sollecitazione. In questi mesi abbiamo cercato di porre rimedio ai danni causati dalla precedente amministrazione, come il mutuo acceso per la sistemazione della palestra della scuola Di Mauro, mai riqualificata e chiusa come tutte le altre strutture sportive del paese”.
Il presidente Biamonte è stato attaccato nei giorni scorsi da Scarinci per avere riscosso l’indennità di funzione al 100%. “Ho perso il lavoro nel 2018 – dice – nel 2019 sono stato eletto presidente del Consiglio; nel mese di febbraio sono riuscito a trovare lavoro. L’indennità di funzione viene percepita il mese successivo. Forse avrei potuto fare prima la dichiarazione e per questo mi scuso, ma siamo entrati in una fase emergenziale, quella del Covid-19, che ha stravolto l’aspetto amministrativo e psicologico. Giorno 8 di mia spontanea volontà ho chiesto all’ufficio di attivarsi”.