Ancora tensione nell’area industriale per la vicenda legata agli appalti, questa volta a protestare sono i lavoratori della Isolfin, impresa che si occupa di ponteggi e coibentazione con contratto Versalis. I lavoratori lamentano la collocazione in cassa integrazione nonostante ci sia il lavoro per il contratto che l’azienda ha avuto affidato dalla committente.
La vicenda ha origine nei primi mesi di giugno, quando a causa di un incidente sul lavoro che ha riguardato un operaio della Isolfin, la committente ha sospeso le attività dell’impresa in appalto, in tale situazione la Isolfin ha unilateralmente aperto la procedura per la cig e successivamente firmato un accordo con le organizzazioni sindacali per gestire la situazione attraverso 4 settimane di cassa integrazione,con l’impegno a garantire il 100% della retribuzione ai lavoratori. Nel frattempo alcune attività sono ripartite e fino a fine luglio la situazione è stata gestita, improvvisamente all’inizio di agosto la Isolfin ha deciso di collocare i dipendenti in cassa integrazione senza garanzie retributive,senza alcun confronto con la rsu aziendale, contestualmente l’azienda ha iniziato progressivamente a svuotare il cantiere dei mezzi per operare,nel frattempo Versalis ha iniziato a far compiere i lavori che da contratto spetterebbero ad Isolfin ad altre imprese del settore, tale situazione si è trascinata per oltre 20 giorni,suscitando preoccupazioni per il futuro. Tale preoccupazione è culminata con la protesta dei lavoratori che stamane hanno manifestato davanti alle portinerie del sito Nord,chiedendo la solidarietà a tutti i lavoratori di quell area.”la vicenda Isolfin dimostra la necessità di intervenire per regolare il sistema degli appalti nell’area industriale- ha dichiarato Andrea Bottaro seg Uiltec Siracusa- i lavoratori non possono pagare il prezzo delle carenze gestionali aziendali, come Cgil Cisl e Uil abbiamo chiesto a Confindustria di aprire rapidamente un tavolo per regolare la politica degli appalti, non possiamo inseguire singolarmente le singole vertenze, bisogna stabilire regole certe a tutela delle professionalità, dell’occupazione, dei livelli salariali e della sicurezza. Sul caso Isolfin occorre mettere in piedi rapidamente un tavolo per ripristinare le condizioni di normalità, occorre riprendere le attività affidate alla Isolfin che impiegherebbero tutti i lavoratori del cantiere e occorre che la committente verifichi che l’azienda sia nelle condizioni di proseguire le attività affidategli in appalto. Speriamo in una rapida risoluzione della problematica per evitare che salga la tensione tra i lavoratori dell’area industriale”.