Un black-out elettrico avrebbe provocato lo sversamento delle acque reflue del depuratore consortile di Priolo Gargallo gestito dall’Ias avvenuto nei giorni scorsi nei piazzali dello stabilimento e lungo la strada antistante. I reflui sversati sono di provenienza industriale e fognario a forte impatto inquinante per l’ambiente circostante. La direzione dell’Ias in merito chiarisce che “il 14 ottobre 2018 l’area dell’Impianto Biologico Consortile di Priolo è stata interessata da un fenomeno meteorologico avverso di eccezionale portata (c.d. “bomba d’acqua”), che ha causato l’intasamento delle fogne e il black-out elettrico del depuratore, determinando l’allagamento del cortile interno di Ias. Una situazione imprevista che è stata tempestivamente risolta dalla squadra di pronto intervento elettrico in emergenza che ha provveduto al ripristino dell’alimentazione elettrica”.
L’Ias chiarisce come in “tale circostanza, disciplinata dal Regolamento dei servizi di depurazione e relative procedure attuative, stabiliscono che per disconformità temporanea si intende uno scostamento dei valori accettabili dei reflui inviati per un periodo inferiore alle 24 ore e che Ias può sospendere l’accettazione del refluo in presenza di determinate circostanze. Ciò, al fine di garantire la tutela del ricettore finale a valle del processo di depurazione”.